L’ottico? L'unica figura addetta ai prodotti per la vista

«Il servizio delle Iene andato in onda su una televisione di rilevanza nazionale ha messo in luce in modo strumentale e partigiano alcuni episodi di cattiva estrinsecazione della professione di ottico. In un paese in cui le Iene contano più di decreti e sentenze, è preoccupante la lettura strumentale fatta da chi è stato chiamato a esprimere un suo pensiero dall’alto di una carica associativa. Cercare la rissa non fa onore a nessuno. Questo è l’ennesimo episodio di sterili battaglie tra figure professionali che, con diverso nome, si occupano di problematiche simili nel rispetto delle rispettive competenze». È il parere dell’Associazione Italiana Ottici, condivisa anche da Andom: abbiamo, infatti, interpellato l’associazione della distribuzione succursalista e i suoi iscritti, per avere un parere sul caso-Iene, e ci hanno rimandato alla nota in oggetto.
L’associazione, ora presieduta da Mario Casini (nella foto), dice di essere al fianco e di riconoscersi «in quei colleghi ottici che si sono comportati in modo etico consigliando una visita oculistica, non avendo riscontrato anomalie nella visione e quindi allarmati dal fastidio dichiarato dal finto cliente. E s’impegna in tal senso a predisporre e condividere un programma di lavoro articolato affinché nei prossimi anni si riconosca l’ottico come unica figura professionale preposta all’approntamento alla vendita di prodotti per la vista. Per ottenere questo risultato dobbiamo essere tanti, uniti e determinati nel condividere la centralità della figura professionale dell’ottico, indipendentemente che la professionalità venga spesa in un singolo punto vendita o in una catena di negozi. Ad Aio interessa il bene visivo dei cittadini e questo si raggiunge solo con la collaborazione tra ottici e oculisti. Chi non persegue questo obiettivo non rende un buon servizio né ai cittadini né tanto meno alla sua categoria».
«Basta quindi con le sterili diatribe ottico, optometrista, ottico optometrista, oculista, dipendente, indipendente… Aio vuole porsi come uno dei principali attori in questo processo di unione ed essere promotore di un avvicinamento dei cittadini alla cultura della prevenzione visiva, ricercando alleanze con tutte le componenti del settore per il bene comune, nell’interesse della categoria, ma soprattutto della salute visiva dei cittadini», conclude la nota dell’associazione.
(red.)

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