Ipovedenti senili, come migliorare la qualità della vita

«Esperti, professionisti e studiosi approfondiranno da un punto di vista rigorosamente scientifico il tema dell’ipovisione: le innovazioni tecnologiche, le terapie e la riabilitazione che producono oggi un miglioramento netto nella vita del paziente anziano. Sullo sfondo, un contesto mondiale in cui, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, 285 milioni di persone presentano gravi problemi di vista, di cui 246 milioni sono ipovedenti – si legge in una nota dell’Istituto David Chiossone Onlus (nella foto, la sede) - Al convegno porterà la sua esperienza Massimo Nicolò, ricercatore della Clinica Oculistica dell’Università degli Studi di Genova, che spiegherà “l’impatto sociale ed economico della farmacoterapia nella gestione del paziente affetto da malattie degenerative e vascolari della macula”. Edoardo Midena, direttore della Clinica Oculistica della Università degli studi di Padova, parlerà, invece, delle “Sfide terapeutiche nel campo della degenerazione maculare legata all’età”».
«Si distingueranno, inoltre, per il lato scientifico gli interventi “Riabilitazione visiva dell’ipovedente mediante cheratoprotesi” di Carlo Enrico Traverso e di Marina Papadia, rispettivamente direttore e assegnista di ricerca della Clinica Oculistica Dinogmi dell’Università degli Studi di Genova, e “Prismi ingrandenti, facilitare la fissazione eccentrica per migliorare la visione da lontano dei pazienti con Amd” di Biagio Jurilli, titolare di Optics International. Infine, ci sarà l’intervento di Romina Fasciani, responsabile servizio ipovisione e riabilitazione visiva dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico A. Gemelli, “Valutazione Funzionale e Riabilitazione con microperimestro” – si legge ancora nel comunicato stampa - Particolarmente significativo l’approfondimento di Angelo Gian Franco Bedin, responsabile servizio progetti di sviluppo della Fondazione Don Carlo Gnocchi sui supporti tecnici per l’utilizzo dell’ Icf (Classificazione Internazionale del Funzionamento), un linguaggio standard e unificato per la valutazione della disabilità che consente di dare una classificazione delle abilità residue della persona e, quindi, del lavoro necessario per mantenerle e, quando possibile, recuperarle su quelle mancanti».
Infine, «Maurizio Bejor, responsabile di riabilitazione specialistica del Centro S. Maria alle Fonti e della Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, interverrà sull’“Evidenziazione dei fattori di disabilità con il Core Set”, mentre Giovanni Calabria, presidente del comitato scientifico dell’Istituto David Chiossone Onlus, esporrà il “Core Set per la degenerazione maculare senile” – conclude la nota - Sempre dal Chiossone, Cristina Martinoli, direttore scientifico, e Paola Cianciosi, direttore strutture residenziali, esporranno una proposta di Core Set per disabili visivi over 65 che necessitano di intervento socio-sanitario residenziale».
(red.)

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