Franco Felicetti: era l’amico di tutti gli ottici

«Franco Felicetti (nella foto) era una persona unica, non c’è un cliente che non abbia pianto quando ha saputo della sua scomparsa – ricorda Beccarini – Modesto, laborioso e sempre fedele a me e alla nostra società, anche quando abbiamo attraversato momenti molto difficili». Dopo una lunga gavetta nel mondo dell’ottica Felicetti ha iniziato a collaborare con la Reme sul finire degli anni ’70. «Prima ha preso in carico i marchi francesi che distribuivamo, poi mi ha aiutato a strutturare la distribuzione di Oliver Peoples nel centro-sud Italia, tanto che una volta rilevato il brand americano da parte di Luxottica, abbiamo incassato il consenso della nuova proprietà sul lavoro svolto». Felicetti era andato in pensione a giugno 2011, ma aveva continuato a collaborare con Reme, pur lasciando spazio e sostenendo le nuove leve commerciali. «Si era comunque tenuto la distribuzione di Oliver Peoples, il marchio tra quelli distribuiti in tutti questi anni cui era maggiormente legato», dice ancora Beccarini.
«Ripensare alla vita di Franco per me, come certamente per molti altri, è come sfogliare il libro Cuore – ha detto Alessandro Spiezia, commemorando Felicetti durante il funerale - Nella vita di Franco troviamo tutto quello che di amore, di altruismo, di colleganza, di fraternità c’è nel libro della nostra infanzia. Per me, per noi, Franco è sempre stato un punto di riferimento, un amico sul quale sempre contare per un consiglio, un parere». L’ottico romano ha, inoltre, ricordato che Felicetti «non faceva mai mancare la sua disponibilità unita a un'umanità e intelligenza, sentimenti che sembrano divenire sempre più rari. Amava il suo lavoro che ha sempre messo a disposizione dell’intera categoria, facilitando quei rapporti necessari tra chi, come noi, è quotidianamente “sul campo” e le grandi aziende del settore. Con lui si chiude una pagina dell'ottica italiana basata sulla serietà e sull’alta professionalità». «Da oggi tutti noi ci sentiamo un po’ più soli e non avere al nostro fianco Franco ci rattrista molto – ha concluso Spiezia - Ma se sapremo tenere sempre presente il suo esempio, il suo modo di essere, potremo avere la gioia di pensare che Franco non ci ha abbandonato».
A.M.

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