Eye.Lens: il software Zeiss di realtà aumentata

Carl Zeiss Vision ha presentato gli innovativi pacchetti software per iPad, «sviluppati con l'obiettivo di rafforzare la partnership con i propri clienti grazie a strumenti sempre più avanzati tecnologicamente nell'ambito della consulenza – si legge nella nota - I software di realtà aumentata, che consentono di arricchire la percezione sensoriale umana attraverso informazioni che non sarebbero percepibili normalmente con i sensi, sono oggi sempre più diffusi in diversi ambiti di applicazione per i grandi vantaggi che consentono. In ottica i software permettono di mostrare la realtà circostante attraverso le lenti scelte, come se le si indossassero. Eye.Lens (nella foto la campagna) di Zeiss è il nuovo pacchetto software per iPad che raccoglie le migliori tecnologie nell’ambito Realtà Aumentata e che unisce un’applicazione unica sul mercato, ovvero la tecnologia 3D, per vedere le caratteristiche delle lenti, ad esempio il loro spessore, in forma tridimensionale, ruotandole in ogni direzione».
Per Zeiss «offrire una consulenza personalizzata e completa, è il primo passo per una scelta consapevole e ottimale della migliore soluzione oftalmica - prosegue il comunicato - Con Eye.Lens di Zeiss mostrare le differenze fra una lente e un’altra o i benefici offerti da un trattamento superficiale diventa molto più semplice, interattivo ed entusiasmante. Il pacchetto Eye.lens si compone di due principali applicazioni: Eye.Lens RealView 3D per chi non si accontenta semplicemente di raccontare le differenze fra una lente e l’altra, ma vuole farle vivere direttamente e mostrare le lenti scelte proprio come saranno; ed Eye.Lens Centration per chi vuole superare i limiti della centratura tradizionale manuale e catturare l’attenzione, con un sistema moderno e innovativo».
«Alle App Eye.Lens è possibile affiancare il software i.demo di Zeiss, che aiuta a condurre la vendita, accompagnando il cliente passo passo dal primo saluto di benvenuto fino alla scelta finale della migliore soluzione oftalmica», conclude la nota.
(red.)

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