Cosa volete vendere oltre all’occhiale?

Tutto cominciò da Alain Mikli. L’idea del designer francese fu di utilizzare l’acetato non solo per la produzione di occhiali, ma anche per fermacapelli, estendendo poi la proposta con accessori in pelle, camicie e cravatte. Anche per Police, il brand di casa De Rigo, lo sviluppo è stato simile. Dall’occhiale, infatti, nato nel 1982, si è passati a profumi, orologi e gioielli. Oakley, invece, ha puntato all’abbigliamento, orologi e prodotti di tecnologia. In questi casi, però, i canali distributivi sono rimasti distinti: gli occhiali dall’ottico, il resto nei relativi negozi specializzati.
Oggi, invece, cresce il numero di brand che realizzano accessori complementari alle montature attraverso i dettagli o il materialo impiegato e che puntano esclusivamente al centro ottico come canale di distribuzione. Gli ultimi in ordine di tempo sono Piero Massaro (nella foto, una borsa della collezione “70” del prossimo autunno inverno) e Coco Song, che amplierà il catalogo per i negozi di ottica con gioielli e accessori moda.
Ma all’ottico interessa davvero esulare dal confine occhiale e diventare una boutique? A voi la risposta: basta votare nel nostro sondaggio, scorrendo nella home page verso il basso.
(red.)

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