Congresso Soi, è di scena la blefaroplastica

Caldo, bisturi e cicatrici non sono mai andati molto d’accordo, soprattutto nel campo della chirurgia estetica del volto. Oggi lo scenario è cambiato, grazie a tecniche mini-invasive già molto diffuse negli Stati Uniti, che consentono tempi di recupero ridotti e cicatrici invisibili. Le ultime novità nel campo della chirurgia mini-invasiva sono presentate da Francesco Bernardini, oculista specializzato in oculoplastica, unico membro italiano della Asoprs, la società americana di oculoplastica, durante il convegno Soi in corso a Roma. «L’estate non è pi&ugrave considerato un limite alla chirurgia plastica dello sguardo, anzi: molti approfittano della pausa estiva per un ritocchino prima di partire per le vacanze – dice Bernardini - Il merito è delle nuove tecniche mini-invasive, in uso ormai da anni negli Stati Uniti, che stanno lentamente prendendo piede in Italia, e che garantiscono cicatrici invisibili e tempi di recupero ridotti: è sufficiente un riposo di qualche giorno prima di esporsi al sole».
L’intervento non ha controindicazioni particolari, tranne una: affidarsi a un chirurgo esperto, dalla comprovata esperienza. Il “top” della categoria è il chirurgo oculoplastico, ossia un oculista specialista nella chirurgia delle palpebre.«Gli occhi sono una zona estremamente delicata – dice Bernardini - Un intervento chirurgico in questa zona pu&ograve ringiovanire di parecchi anni l’aspetto di una persona, con risultati garantiti per 10 anni. D’altra parte, se eseguito da mani poco esperte, comporta rischi notevoli: pu&ograve essere compromessa non solo l’estetica, ma anche la funzionalità dell’occhio».
Con le tecniche endoscopiche di lifting alla fronte le cicatrici sono minime, nascoste dietro i capelli ed i pazienti possono esporsi al sole già dopo 5 giorni. La blefaroplastica superiore si esegue nascondendo la cicatrice nella piega naturale della palpebra. L’unica precauzione è evitare di prendere il sole con gli occhi chiusi per non esporlo ai rischi di una cicatrice pi&ugrave vistosa. Infine la blefaroplastica inferiore, per la rimozione delle borse palpebrali che danno un’aria stanca, viene normalmente eseguita per via trans-congiuntivale, ovvero dietro la palpebra, nel lato a contatto con l’occhio. La tecnica endoscopica è sicurissima per l’occhio, non lascia alcuna cicatrice visibile, e riduce fortemente i rischi della chirurgici della palpebra inferiore.
L’intervento si esegue in sala operatoria in un ambiente sterile alla presenza di un anestesista, che inietta al paziente una sedazione endovenosa per calmarlo. Il paziente resta così cosciente ma senza avvertire dolore, né durante né dopo l’intervento. L’operazione dura circa un’ora e mezzo, quindi il paziente resta un’altra mezz’ora in ospedale per sicurezza. La convalescenza è di 48 ore a letto o in poltrona, applicando impacchi di ghiaccio sugli occhi e mantenendo la testa un po’ sollevata (30 gradi) perché il vero rischio è che si formino edemi con l’effetto di occhi neri attorno agli occhi che comunque scompaiono dopo 7 giorni.
(red.)

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