«Prima di tutto l’ideale sarebbe sacrificare quindici minuti al giorno delle proprie ferie per controllare l’email principale e i profili sui social network utilizzati, attraverso uno smartphone o un tablet con connessione internet – spiega Gamberini - L’email sarà messa in evidenza sul sito del negozio come metodo di contatto in caso di richiesta di informazioni o di necessità insieme alla chiara indicazione del periodo di chiusura».
Se sono presenti siti e-commerce «basterà aggiungere un banner in bella vista che avvisa il visitatore che è possibile effettuare ordini, ma che verranno evasi alla riapertura. In questo modo si ridurranno le perdite di vendite soddisfacendo almeno i clienti che non hanno urgenza - sottolinea l’ottico - La stessa email di contatto potrebbe essere, quindi, indicata anche nel messaggio della segreteria telefonica del negozio che avvisa della chiusura».
«Da sfruttare anche lo strumento di pubblicazione degli aggiornamenti di stato nel futuro della pagina Facebook per mantenere vivo l’interesse dei potenziali clienti – spiega ancora l’ottico bolognese - Due post al giorno programmati in orari diversi ogni volta saranno sufficienti se monitorati quotidianamente anche per pochi minuti».
E per gli ottici che preferiscono staccare completamente dal lavoro? «In quel caso consiglio, oltre agli avvisi di chiusura sul sito e social network, di impostare un autoresponder sulle caselle di posta non presidiate che renderà noto, con una email di risposta automatica, quando potrete rispondere a chi cercherà di contattarvi: non c’é nulla di peggio per un cliente che ha una necessità immediata di ricevere risposta dopo una o due settimane. Di certo ci penserà due volte prima di tornare a rivolgersi a questo ottico», conclude Gamberini.
(red.)