Partendo da un’attenta analisi dell’anatomia e dei meccanismi oculari, infatti, con la sua Fusion Technology Safilens ha evidenziato come due superfici a contatto costituiscano un’interfaccia: i sostituti lacrimali mucomimetici agiscono lubrificando e idratando le interfacce, simulando, normalizzando e volumizzando il naturale film-lacrimale. L'inserimento della lente a contatto aggiunge due nuove interfacce (curva anteriore e posteriore) che, unite alla struttura della lente, che a sua volta necessita di liquido, può spesso condurre a un disequilibrio tra necessità e produzione di liquido lacrimale sfociando in iperosmolarità, decadimento del comfort e così via. Il nuovo concept applicativo mira a ristabilire ed equilibrare le interfacce per un effetto e un beneficio prolungato, garantendo la massima idratazione, lubrificazione e ""affinità chimica"" tra le superfici interessate, gassose, liquide o solide che siano.
Caratteristiche e potenzialità della nuova tecnologia brevettata da Safilens sono descritte nello Speciale Lenti a contatto, sul numero di aprile di b2eyes magazine, che illustra tutte le nuove sfide del settore, sia nelle lac a ricambio frequente si in quelle di prescrizione. (nella foto l’immagine di campagna delle nuove giornaliere Safilens con la tecnologia Fusion)
(red.)