Mentre le imprese della Carinzia utilizzano materie plastiche per la realizzazione di articoli sportivi, le imprese del Bellunese le impiegano nella manifattura di montature per gli occhiali da vista e da sole. Ecco il perché della collaborazione transfrontaliera: sia Veneto che Carinzia hanno la necessità di dare impulso alla ricerca scientifica per risolvere alcuni problemi del mondo produttivo. Nei laboratori di Certottica, in questi giorni, hanno, quindi, cominciato a ‘incollare’ pezzi di plastica pretrattati con la nuova tecnologia Pecvd per capire quali siano i vantaggi per l’industria: ecco, allora, che i ricercatori stanno attaccando strass su occhiali in plastica, solette da sci, sperimentano anche la qualità della stampa di decori. L’Istituto di Longarone (nella foto il direttore generale, Luigino Boito) è pioniere in questo settore di ricerca avendo anche due impianti: grazie a questo progetto, però, potrà allargare la sua competenza nel campo del plasma freddo garantendo alle imprese una sperimentazione d'eccellenza. Se di solito si predilige l'uso delle vernici per rivestire e proteggere le superfici, con questo progetto si punta a ottenere superfici perfettamente lisce e brillanti con l’impiego di processi eco-friendly. L’Europa ha assecondato una sperimentazione che fa la differenza sia per l’industria (riduzione dei tempi di trattamento, impermeabilità e protezione della superficie del prodotto) sia per l’ambiente poiché le vernici possono essere tossiche.
(red.)
Certottica è eco-friedly e dice stop alle vernici
