BCLA 2009, piazza d'onore per due optometristi italiani

Al lavoro di Frisani e Calossi (nella foto insieme a Sarah Janikoun, presidente del BCLA) è stato assegnato il riconoscimento per la loro ricerca sullo spessore della cornea e dei suoi substrati con la metodologia OCT, che ha permesso di definire l’intervallo di normalità dello spessore dell’epitelio corneale, dello strato di Bowman e dello stroma con una metodologia di analisi dei substrati corneali in vivo, attraverso la tomografia a coerenza ottica Fourier Domain (FD-OCT). L’Italia era presente anche con Fabrizio Zeri del corso di laurea in Ottica e Optometria dell’Università di Roma, che, insieme a tre colleghi spagnoli, ha svolto un’indagine sulle motivazioni all’uso delle lenti a contatto tra gli adolescenti a confronto con le opinioni dei genitori. Durante le quattro giornate di convegno oltre mille delegati da tutto il mondo hanno seguito le conferenze tenute dai maggiori esperti internazionali nel campo delle lenti a contatto. Come ogni anno, oltre le relazioni in plenaria ed ai corsi monotematici, il programma del congresso prevedeva una sessione di poster scientifici. Dopo una selezione preliminare del comitato scientifico, sono stati ammessi alla Poster Competition sessantacinque lavori di ricerca, provenienti da quattro continenti. La qualità dei lavori presentati e l’autorevolezza degli autori, provenienti dai maggiori centri di ricerca ed università di tutto il mondo, hanno reso ancora più entusiasmante la premiazione degli Italiani, confermando per il secondo anno consecutivo la qualità del lavoro svolto nelle facoltà di Optometria del nostro paese.
(red.)

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