L’intervento è finalizzato a trasferire alle piccole e medie imprese dell’area transfrontaliera Veneto-Friuli-Carinzia cultura, conoscenze, tecniche e metodologie del design industriale supportandole nella fase di analisi del mercato, progettazione o sviluppo e comunicazione dei loro prodotti in un’ottica di sostenibilità ambientale. Il progetto intende coinvolgere tre gruppi omogenei di piccole e medie imprese appartenenti a settori manifatturieri rappresentativi dell’area in questione.
Il primo passo comprende tutte le attività trasversali di gestione, rendicontazione e coordinamento tra partner e con esperti esterni necessarie per pianificare le attività e il monitoraggio dell’avanzamento fisico e finanziario del progetto. Dopodiché sarà svolta l’attività di analisi per definire le caratteristiche degli utenti finali e le tipologie d'impiego di un determinato prodotto. Si tratta anche di identificare competitor, risorse e tecnologie disponibili e approfondire l’identità delle aziende coinvolte nel progetto. Si entra, quindi, nel vivo del progetto: le aziende saranno protagoniste insieme ai partner collaborando attivamente alla riuscita dell’idea progettuale. In questa fase saranno realizzati i primi bozzetti dei prodotti che poi saranno selezionati con le imprese stesse e successivamente verranno trasformati in modelli virtuali. Ogni azienda farà capo a uno dei tre partner nella realizzazione di un prodotto caratteristico del proprio territorio: Certottica procederà a realizzare un prototipo innovativo di occhiali. Tra gli elementi esaminati ci sarà il colore: il laboratorio di sperimentazione del colore sarà focalizzato sull’uso dei diversi sistemi cromatici, sulle prove di codifica dei colori e sulle finiture e, inoltre, è prevista la creazione di un data-base e la campionatura di nuovi materiali eco-innovativi. Verranno, infine, comunicati i risultati del progetto e la metodologia di collaborazione sperimentata, con la prospettiva di mantenere lo scambio tra i partner e di ampliare la collaborazione anche ad altre realtà produttive e geografiche.
(red.)
Avremo l’occhiale eco-tecnologico?
