Andom: collaborare tutti per la crescita, ma senza alleanze esterne

«L’attacco alla diligenza dell’ottica è in atto da anni e proviene da più canali, favorirne uno in particolare, per inciso il più forte e strutturato sul territorio, potrebbe erodere ulteriormente le quote di mercato – aggiunge Perdomi - Andom, l’Associazione della Distribuzione Ottica Moderna, che rappresenta le più importanti catene di ottica in Italia, cioè Avanzi, Optissimo-Randazzo e Salmoiraghi & Viganò, esprime la sua perplessità e la sua preoccupazione per quanto emerso in questi ultimi giorni. La professione e la tutela del settore non sta a cuore solo agli imprenditori ottici indipendenti associati a qualche organizzazione, bensì a tutti gli operatori, indipendenti e non, che svolgono tale professione». Il numero uno di Andom ricorda che in Italia si stimano circa 20.000 ottici che svolgono la loro professione sia in modo indipendente sia come collaboratori di singoli negozi o catene. «Tutti, e soprattutto questi ultimi, hanno diritto alla tutela della loro professione e del loro posto di lavoro – dice Perdomi - Pertanto riteniamo poco illuminata e molto azzardata la posizione della direzione di Federottica che, invece di cercare una comunità di intenti a protezione del canale ottico, da un lato si scaglia contro legittimi operatori del settore e dall’altro, all’insaputa di molti, cerca alleanze con canali concorrenti. La nostra Associazione è disposta a cooperare con tutte le associazioni del settore dell’ottica, i gruppi, le organizzazioni e ogni singola persona che voglia lottare per la tutela dell’esclusività del nostro canale, per la crescita del mercato e per la realizzazione di una figura professionale dell’ottico moderna e distintiva che garantisca un futuro più certo anche alle prossime generazioni di ottici. Unendo le forze di tutti si possono ottenere grandi risultati senza imbastire improbabili e pericolose alleanze esterne».
A.M.

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