Afragoli: a Pescara il vero dialogo tra ottici optometristi e classe medica

Il Convegno promosso da Club Asdoc, realtà che fa capo ad Argo Vision, in collaborazione con la Adriatic High Surgery School of Ophthalmology and Otorinolaringology, si è svolto ieri nella città abruzzese e ha fatto effettivamente segnare un numero inaspettato di presenze: oltre 200 professionisti, almeno un quarto dei quali oculisti, con figure conosciute anche in ambito nazionale, come Leonardo Mastropasqua, della Clinica Oftalmologica dell’Università di Chieti-Pescara, che si sono confrontati sulle problematiche comuni relative alla visione e alla cecità evitabile. Il simposio, pur essendo alla prima edizione, ha riscosso un interesse tale da convincere gli organizzatori a pensare di replicarlo. «L’unico limite è stato l’averlo concentrato in una sola mezza giornata: temi così importanti e relatori di livello avrebbero forse meritato uno spazio maggiore, anche per la discussione», dice Andrea Afragoli (nella foto), intervenuto nella tavola rotonda di Pescara.
Discussione che comunque ha aperto gli occhi sull’evoluzione delle professioni in ambito sanitario. «La testimonianza dell’osteopata, attività per certi versi simile nel vissuto comune all’optometria, ha fatto ulteriormente capire che il mondo è cambiato: nessuno può più arrogarsi il diritto di migliorare da solo la salute e il benessere degli utenti finali – commenta Afragoli – Il futuro, ma anche il presente delle nostre attività, quindi, secondo quanto emerso anche dal Convegno di Pescara, non può che essere improntato all’interdisciplinarietà tra le varie professioni».
A.M.
Formazione