Addio a Tatoni, l’ottico della “Torino bene”

Achille Gondar Tatoni (nella foto) è scomparso giovedì 26 maggio all’età di 80 anni, in seguito a una lunga malattia. Nato nel 1936 a Roma, sale giovane a Torino, dove svolge il servizio militare e si sposa con Edda. Grazie all’esperienza di fotografo del padre comincia a dedicarsi e ad appassionarsi all’ottica proprio nella città sabauda: dopo una breve parentesi alla Ratti e in altre imprese del settore nel ’62 avvia un laboratorio ottico per la costruzione e il montaggio di lenti e occhiali, in corso Tortona: questo diventerà il suo centro di riferimento, che progressivamente aprirà anche alla vendita al pubblico e nel quale assumerà, sul finire degli anni 70, personale con diploma di ottico. All’alba degli anni 90 rileva un secondo centro ottico, in via Vanchiglia, cui farà seguito quello di corso Cadore, inaugurato otto anni fa. Nel frattempo si sviluppa anche un’altra società da lui fondata nei primi anni ’60: Optimoda, specializzata nella distribuzione di montature da vista made in Italy. Achille Gondar Tatoni lascia due figli: Luisa, che si occupa di editoria, e Roberto, oggi titolare delle attività di famiglia. «Papà amava il suo lavoro e aveva un profondo senso etico – dice a b2eyes.com Roberto Tatoni - Chiedeva tanto, ma con lo stesso slancio era pronto a dare, senza mai tirarsi indietro. Raccogliere la sua eredità è un grande impegno, ma anche un grande onore».
«Gran lavoratore e uomo molto generoso». Così lo ricorda anche Carlo Visconti, nipote e ottico torinese, che ha lavorato con lui per venticinque anni. «Quante volte ha visto un cliente bisognoso di un paio di occhiali, ma in difficoltà perché non poteva permetterselo: Tatoni faceva un cenno ai suoi collaboratori di non preoccuparsi del pagamento e di procedere con il montaggio e la consegna», sottolinea al nostro portale Visconti.
A.M.

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