• Stop ai compromessi: al via la campagna di 23° Eyewear

    Il brand, lanciato la primavera scorsa con l’obiettivo di creare occhiali che a loro volta diano vita ad altri occhiali, azzerando gli sprechi, presenta ora un progetto di comunicazione legato all’essenza stessa della natura e al bisogno di riconnettersi a essa. Con la consapevolezza che il pianeta è uno soltanto

  • Transitions: a settembre buca di nuovo lo schermo

    Il brand prosegue la pianificazione anche nella seconda parte dell’anno con l’obiettivo di consolidare l’ampia visibilità ottenuta fra aprile e maggio: prenderà ora il via per quattro settimane un’altra wave di campagna media 2021 che coinvolgerà tv nazionale e on demand, piattaforme digitali e social media. Il consistente investimento, oltre a ribadire il successo ottenuto dallo spot, mira a essere il volàno per l’intera attività di comunicazione messa in atto dal marchio leader nel fotocromatico

  • Progressive e personalizzazione: la formazione è fondamentale

    Silvano Abati intervista Stefano Cazzola, direttore commerciale di Filab, tra i protagonisti al Progressive Business Forum 2021. «Oggi la nostra produzione è dedicata al 75% a questa tipologia di lenti - spiega il manager - La finalità è preparare il professionista della visione: uno dei progetti è aggiornare tutti i nostri clienti affinché siano in grado di proporre un prodotto a valore aggiunto e di alta tecnologia come una multifocale fatta su misura per il portatore».

    Filippo Del Papa, responsabile operativo dell’azienda oftalmica, illustra nei dettagli la proposta nella fascia premium, in particolare di Assoluta, recentemente lanciata sul mercato.

  • Progressive: l’importanza di testare una lente

    Far sperimentare al cliente le differenti soluzioni proposte dalle aziende: è il presupposto su cui si basa Clip System, progetto ideato dal business and retail coach Roberto Pregliasco, fra i protagonisti al Progressive Business Forum 2021. Si tratta di una valigetta in cui sono contenuti tutta la gamma di lenti e i diversi trattamenti che le società oftalmiche, con cui il professionista genovese collabora, propongono.

    «La vendita è giocare con l’emozione, mentre troppo spesso viene fatta con la ragione, che porta a confrontarsi e a discutere di prezzo e sconti, senza aver fatto prima il cammino del valore - spiega il titolare del brevetto, intervistato da Nicola Di Lernia - Clip System non è un prodotto ma un servizio che consente ai centri ottici di raccontare una storia diversa, che parla appunto di valore, di prevenzione, di correzione e di protezione e consente la prova che può essere fatta sia nel punto vendita sia a casa, in reali occasioni di utilizzo». L’esperto ligure descrive, inoltre, come la partnership può essere estesa anche agli studi oculistici.

  • Oxo: l’importanza del dialogo con il cliente

    Comunicazione, formazione, crm: sono le tre leve fondamentali messe in campo da Optocoop Italia-Oxo, uno dei protagonisti al Progressive Business Forum 2021. Si tratta di elementi che assicurano una customer experience «unica, autentica e personale in cui professionalità, ascolto, presenza e attenzione ai bisogni del cliente sono sempre al centro», spiega il direttore generale del consorzio, Massimo Barberis, intervistato da Nicola Di Lernia.

    In particolare, dal punto di vista dell'informazione al consumatore il network, che conta oltre 400 punti vendita nel nostro paese, ha avviato una nuova campagna. «Siamo convinti che si debba cambiare modalità di dialogo con l’utente finale - precisa il manager - Continuare a parlare di tecnologia oggi diventa complicato: ecco perché abbiamo avviato nuove strategie per raggiungere il cliente in maniera coinvolgente e immersiva»

  • Hoya: le opportunità per il presbite incipiente

    Quali sono i freni che portano in media a dotarsi così lentamente in Italia di un occhiale progressivo? Alla domanda di Nicola Di Lernia, la education and product specialist dell’azienda oftalmica, Matilde Ronzoni, illustra i limiti, dall’affaticamento visivo alle difficoltà o al timore nell’adattamento, ma anche le potenzialità per questa categoria.

    «Ogni anno abbiamo un milione in più di italiani cui si può proporre una progressiva, con l’emergenza sanitaria è aumentata l’attenzione alla cura di sé, alla persona, alla salute e quindi la disponibilità a spendere anche di più purché si abbia un beneficio, infine un elevato numero di persone pare interessato ad acquistare proprio una soluzione multifocale», spiega Ronzoni. Inoltre, secondo Giancarlo Montani, questo gap lo si colma con il ruolo del professionista, che deve sapersi adattare ai cambiamenti della tecnologia, mettendosi al passo con i tempi e acquisendo le competenze necessarie per poterle comunicare meglio, essere più proattivo e non pensare al soggetto solo quando l’addizione supera un certo valore

  • Rodenstock: il professionista resta centrale ma con la tecnologia la personalizzazione è al top

    «Le lenti biometriche intelligenti B.I.G. Vision sviluppano il concetto che ogni occhio ha una sua unicità: come tale lo approcciamo, andando a cercare di fornire delle soluzioni che siano realmente le più precise e confortevoli possibile, grazie al DNEye Scanner», spiega Luca Auguadro, product business developer di Rodenstock Italia. Come spunto di riflessione, Nicola Di Lernia si focalizza sul vantaggio anche per il business di gestire una tecnologia così avanzata. «I benefici sono la fidelizzazione e la reale differenziazione», aggiunge Auguadro, sottolineando come i partner che hanno creduto nel progetto abbiano registrato nel primo semestre di quest'anno riscontri molto positivi rispetto ai primi sei mesi del 2019. Ma se l’avanguardia è basilare, fa notare il manager, «il professionista rimane al centro: la differenza la fa la refrazione soggettiva, quanto più è eseguita con i dovuti crismi tanto più corretto sarà il risultato finale e più performante la personalizzazione»

  • Omisan svela il proprio “backstage”

    L’azienda italiana, specializzata nella produzione di dispositivi medici sterili, soluzioni per lenti a contatto, gocce, garze, bagni e spray oculari, con sede a Guidonia, in provincia di Roma, mostra i dettagli della propria produzione, fra processi di packaging in ambiente a contaminazione controllata e supervisione della qualità di ogni prodotto, sino alla distribuzione a migliaia di ottici italiani

  • Vision Group: l’importanza delle fasi esterne al centro ottico per le progressive

    «Il pre e il post vendita vanno presidiati soprattutto per un acquisto così importante all’interno del budget di spesa e fanno parte di un articolato percorso di customer experience e di customer journey», spiega Valentina Rocco, responsabile marketing e customer service del maggiore network della distribuzione ottica associata in Italia

    E se oggi, come ricorda Nicola Di Lernia, la digitalizzazione è fondamentale ma non significa necessariamente e-commerce, la prima motivazione per l’utilizzo della rete si rivela la ricerca di informazioni. «Internet diventa quindi un luogo virtuale dove intercettare i potenziali consumatori consapevoli di un’esigenza, per cui risulta strategico esserci e produrre le informazioni corrette, anche perché qui ci sono tutte le fasce di età, compresi gran parte dei pensionati italiani - aggiunge Rocco - Sui social, invece, si va a intercettare la domanda inconsapevole: proprio relativamente al mondo multifocale il 20% di coloro che arrivano sul nostro sito proviene dai social»

  • Zeiss: quel dialogo necessario tra strumenti e lente

    Tra gli elementi che contraddistinguono l’identità dell'azienda c’è il fatto che approccia il mondo dell’ottica oftalmica «non solo in qualità di produttore di lenti, ma considerando la strumentazione come abbinata e complementare alla vendita del prodotto stesso», afferma Pietro Speroni, direttore commerciale di Carl Zeiss Vision Italia. E proprio l’articolazione tra i due aspetti rappresenta la giusta sintesi sotto questo profilo. «Gli strumenti sono essenziali perché solo attraverso una analisi adeguata e la rilevazione di determinate misure è possibile disegnare e proporre una progressiva personalizzata - commenta Giancarlo Montani - Vedere i due mondi come separati rischia di non farci raggiungere quel beneficio che è il valore aggiunto della personalizzazione, soprattutto per soluzioni visive a elevato contenuto tecnologico come le multifocali»