Professionalità, prodotto e location: sono i tre fattori chiave del successo per un centro ottico. «Sul primo non ci sono dubbi per quanto vi riguarda, sul secondo dovete attrezzarvi per non coprire solo la fascia media e alta, lasciando così alle catene il primo prezzo: dovete essere in grado di dare un occhiale a tutti – ha detto Roberto Ravazzoni (nella foto, tratta da distribuzionemoderna.it) al centinaio di congressisti presenti in sala plenaria, in buona parte studenti – I vostri negozi, infine, sono molto belli, ma anche molto simili: non solo nelle marche trattate, persino nei colori e negli arredi. Una parte della vostra attività deve rimanere fisica, ma un’altra dev’essere virtuale: oggi il consumatore finale vuole il negozio da casa, lo vuole emozionale o che sia luogo d’incontro».
Ravazzoni ha persino citato lo scrittore Milan Kundera, secondo il quale la lentezza è sinonimo di riflessione, mentre la velocità di oblio. «Siate slow nel senso migliore e più professionale del termine, non mettetevi in competizione con le catene, cioè con l’offerta fast, sugli sconti, ma sulla capacità di offrire una soluzione visiva a qualsiasi tipo di cliente, anche a quello che ha una disponibilità di spesa contenuta», ha ricordato il docente di Economia e Gestione delle Imprese presso Scienze della Comunicazione e dell’Economia all’Università di Modena e Reggio Emilia.
A.M.