Pregliasco: le mascherine sono come gli occhiali da sole

«Entrambi vanno sempre portati con sé e usati nelle occasioni in cui è necessario»: lo ha affermato più volte in televisione il noto scienziato milanese, dopo che dal 28 giugno il dispositivo di protezione individuale dal Covid non risulta più obbligatorio all’aperto

Per Fabrizio Pregliasco le mascherine da lunedì scorso devono essere considerate come gli occhiali da sole: non vanno indossate in ogni circostanza, ma è fondamentale averle sempre con sé così da utilizzarle in caso di necessità, che per la mascherina significa nei locali chiusi o, all’aperto, in assenza di distanziamento oppure di fronte ad assembramenti, mentre per il sunwear in presenza di sole o di eccessiva luminosità.

Il direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, che un anno fa assunse anche l’incarico di supervisore scientifico del Pio Albergo Trivulzio dopo che la storica struttura milanese fu travolta dall’elevato numero di decessi di ospiti anziani durante la prima ondata di contagi, sta ripetendo questo concetto ormai come una specie di mantra. Tra i medici maggiormente ospitati dalle varie emittenti televisive, grazie a quella sua pacatezza quasi rassicurante, che tuttavia non gli impedisce di prendere posizioni nette e trasmettere informazioni chiare e precise, Pregliasco, che è anche docente di Igiene generale e applicata all’Università di Milano, recentemente lo ha affermato più volte: l’ultima è stata lunedì pomeriggio, come esperto all’interno dell’edizione lombarda del Tg3 Regione delle 14 (nella foto, Pregliasco in un frame, tratto da Tg 3 Lombardia).

(red.)

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