Maitrepierre: l’eyewear? Un complemento d’arredo

Strane figure camminano, anzi volano in una galleria dalle grandi vetrate. Portano abiti a pieghe effetto parquet, completi pantalone in stampato mattonelle, piumini in tessuto da divano con pietre incastonate, mantelli con un dipinto di Soutine. Ogni look del brand francese è accessoriato con scarpe, borse e occhiali. Ma i corpi non esistono

Sono i modelli immaginari realizzati dall’artista 3D Adem Elahel, per il video di presentazione della collezione haute couture di Maitrepierre, per l’ultima Fashion Week Haute Couture, che si è conclusa il 28 gennaio. Il marchio, che propone anche capi prêt-à-porter, è stato creato nel 2018 da Alphonse Maitrepierre. Diplomato all’Ecole d’Arts Plastiques, prima di aprire il suo atélier è stato assistente di Jean Paul Gaultier e ha lavorato come costumista da Chanel.

La collezione per la primavera estate 2021 chiamata Madeleine è un omaggio alla celebre antiquaria e decoratrice d’interni Madeleine Castaing, capace di mescolare con genialità elementi d’arredo di stili ed epoche diverse. A lei Maitrepierre si è ispirato per le silhouette che raccontano la vita in casa durante la pandemia, vista non come una prigionia angosciante, ma un percorso divertente in cui diventano degli avatar tutt’uno con l’ambiente intorno. Ed ecco per i capi tessuti d’arredamento che ricordano divani, pavimenti e piastrelle, borse a forma di vaso di vetro, di brocche in plastica o di grucce in mosaico, scarpe con suole in chewing–gum. Solo gli occhiali hanno una forma corretta, sono in plastica, di vari colori, spesso collegati a una cuffia per ascolto, a formare un casco futuribile e leggero (nella foto).

Luisa Espanet

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