Lo prevede l’associazione delle aziende italiane di occhialeria e oftalmica. Ancora più significativo il calo ipotizzato per l’export: -25% rispetto all’anno precedente, pari a quasi un miliardo di euro
Sul mercato interno gennaio e febbraio hanno fatto registrare dati in linea con il 2019, mentre marzo, con il lockdown iniziato la seconda settimana, ha fatto segnare perdite del 30% in volumi e fatturati. Aprile è stato il mese nero con perdite dell’80%, maggio ha visto una prima ripresa, ma si è comunque chiuso a -33% in termini di sell out, secondo il monitoraggio di Gfk sul canale ottico.
«Siamo stati molto prudenti nell’effettuare queste previsioni: del resto il sentiment che raccogliamo dalle nostre aziende non ci consente maggiore ottimismo - afferma in una nota Giovanni Vitaloni, presidente di Anfao – Sappiamo che la situazione è difficile per tutto il paese e per questo ci accodiamo nella richiesta di misure davvero efficaci a sostenere l’economia e i consumi, tra cui la nostra, sotto l’egida di Commissione Difesa Vista, di un voucher per l’acquisto di occhiali da vista per dare almeno un minimo impulso ai consumi. Altro importante aspetto è che si possa rimettere in moto al più presto la macchina dell’export, che il patto per l’export tanto pubblicizzato possa davvero diventare concreto». Le previsioni sulle esportazioni di Anfao sulla base dei dati a oggi disponibili, infatti, proiettano risultati mensili negativi sino a fine anno, con punte da aprile a luglio 2020, anche in considerazione che i livelli dell’export nel 2019 sono stati discreti e saranno difficilmente raggiungibili con le condizioni attuali (+3,9% rispetto al 2018 per un valore di quasi 3,9 miliardi di euro). Secondo l’associazione di categoria il primo semestre 2020 potrebbe, dunque, chiudere intorno al 40% in meno di vendite all’estero, che in termini di valore corrisponderebbe a oltre 850 milioni in meno rispetto al 2019. «Considerando un recupero nella seconda parte dell’anno rispetto al primo semestre ed escludendo nuove possibili recrudescenze dell’emergenza, il secondo semestre dell’anno potrebbe arrivare a registrare per le esportazioni -7% in valore, circa 130 milioni in meno - precisa il comunicato - Complessivamente la previsione sulle esportazioni dell’occhialeria italiana nel 2020 potrebbe attestarsi intorno a una perdita del 25%, pari a quasi 1 miliardo di euro».
Per quanto riguarda invece il mercato interno, «considerate le difficoltà generali precedenti e quelle attuali che hanno aggravato notevolmente la situazione, la previsione per fine anno si attesta a una perdita in valore di almeno il 10% - sottolinea la nota di Anfao - Allo stesso modo la produzione potrebbe vedere una contrazione di circa 15 punti percentuali».
Vitaloni è altresì convinto che il recupero, in particolare per quanto concerne le vendite sui mercati esteri, sia legato anche «alla riapertura delle manifestazioni fieristiche che restano vitali per le nostre aziende – afferma nel comunicato - In tal senso resto ottimista nel credere e continuare a lavorare con tutte le nostre forze perché DaTE prima e, soprattutto, Mido possano rappresentare il vero rilancio del settore».
(red.)