Padova, due ruote in sosta selvaggia: una campagna sui disagi dei non vedenti

Il progetto, frutto della collaborazione tra Comune e Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, presentato lunedì scorso a Palazzo Moroni con una conferenza stampa alla presenza del vicesindaco Arturo Lorenzoni, vuole puntare i riflettori sul problema causato alle persone cieche dalle bici e dai motocicli parcheggiati su marciapiedi e punti di transito per i pedoni come i portici o appoggiate lungo i muri

“Non parcheggiare qui! Per me che non vedo, è molto pericoloso”. Così recitano i mille cartellini plastificati, fatti realizzare per diffondere la campagna di sensibilizzazione, che possono essere appesi sui manubri dei cicli e motocicli in sosta selvaggia, così da fungere da monito per chi non vi ha posto attenzione, segnalando al tempo stesso un comportamento da evitare anche agli altri cittadini. Il semplice ma fondamentale messaggio è stampato da un lato in italiano e dall’altro in inglese ed è accompagnato da un’emoticon che strizza l’occhio, oltre che dai loghi dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti-Sezione di Padova e del Comune di Padova.
L’iniziativa è nata dalla necessità di sensibilizzare i cittadini sul tema poiché, ad esempio, nello spostarsi i non vedenti utilizzano come “guida” i muri degli edifici, ai quali però spesso vengono appoggiate bici e moto: la dimensione dei manubri non può essere individuata con il bastone rappresentando così un ostacolo e intralciando il cammino.
(red.)

Eventi