Toscana: aprire agli optometristi? Piovella si oppone

Saccardi, in risposta a una domanda posta dalla stessa testata in una precedente intervista in merito alle lunghe liste d’attesa presso l’ospedale fiorentino di Careggi per gli interventi di cataratta, avrebbe, infatti, affermato, come riportato dal quotidiano, di essere al lavoro per alleggerire i medici «da alcune prestazioni oculistiche» e «per far svolgere gli esami più semplici anche agli optometristi».
Decisa la presa di posizione del presidente della Società Oftalmologica Italiana, Matteo Piovella, che, come citato nell’articolo a firma di Ilaria Ulivelli, ha  dichiarato di aver «dato mandato al nostro ufficio legale di inviare una diffida all’assessora Toscana Saccardi e di procedere con un esposto se la cosa dovesse andare avanti». Il presidente della Soi ha, inoltre, affermato che «in sanità ci sono delle regole che non si possono modificare: i pazienti devono
essere visitati dal personale idoneo a farlo» e che «molto spesso i politici che si occupano di sanità non sanno neppure di cosa stanno parlando». Interpellato sull’intenzione di andare avanti sulla vicenda, Piovella ha affermato che «è il minimo» e che «assegnare un atto medico a un tecnico è illegale, una truffa ai cittadini, frutto di ignoranza e incompetenza», ribadendo che «il titolo di optometrista non è riconosciuto dallo Stato. Esiste un sedicente corso di laurea in Optometria che non dà alcun titolo e gli studenti truffati sono costretti a fare l’esame di abilitazione di Ottica alla scuola secondaria. È una  querelle che va avanti da tanti anni, ma da luglio una sentenza della Cassazione ha messo la parola fine, condannando un optometrista per esercizio  abusivo della professione medica e riaffermando che il titolo di optometrista non esiste».
(red.)

Formazione