Ascon Italia, Kakc Pro per la correzione del cheratocono

«La geometria della lente è caratterizzata dal diametro totale, dal raggio centrale, dalla zona ottica posteriore asferica e dai raggi periferici con bevel asferico – spiega Stanislao Reppucci, titolare dell’azienda campana - In caso di cheratocono avanzato i raggi corneali centrali diventano più curvi con notevole incremento dei valori di eccentricità».
Quanto più il cheratocono è avanzato, tanto più risulta difficoltoso ripartire uniformemente la pressione su apice e periferica. L’aumento della pressione meccanica della lente insieme alla ridotta resistenza dell’epitelio nella zona apicale, può causare spesso dei danni corneali riducendo la tollerabilità della lente. Quando le condizioni epiteliali sono compromesse, è necessario sollevarsi dalla zona apicale. «La Kakc Pro permette di effettuare un adattamento per il completo sollevamento apicale senza impedire il giusto ricambio lacrimale dovuto a un appoggio troppo stretto del bordo», spiega Reppucci.
Ulteriori informazioni su Kakc Pro nello speciale sulle lenti a contatto di b2eyes magazine n. 8, dagli ottici a fine giugno.
(red.)

Lenti a contatto