GreenVision: oculisti e ottici insieme per la cogestione dei difetti visivi

Alla ventesima edizione della Convention annuale del gruppo, che si è conclusa il 22 giugno in Sicilia, si sono tenuti incontri, dibattiti e confronti tra le due categorie professionali

Il medico oculista e l'ottico devono lavorare insieme per fornire servizi sempre più vicini alle esigenze visive delle persone. E, per farlo, devono iniziare a ragionare insieme delle nuove tecnologie a disposizione di tutti, in primis l’intelligenza artificiale, valutandone opportunità e rischi. È quanto emerso dal serrato programma di incontri, confronti e dibattiti che hanno animato la ventesima edizione della Convention annuale di GreenVision. A confrontarsi con il mondo ottico presente sono stati una quindicina di oculisti, tra primari di rinomate cliniche oftalmologiche e rappresentanti delle principali società scientifiche in Italia.

Contattologia specialistica, presbiopia, controllo della progressione miopica e ipovisione sono stati gli argomenti affrontati nelle giornate dell’evento siciliano (nella foto). Sono emerse la necessità e l’importanza di trattare questi difetti visivi attraverso la cogestione, alimentando il dialogo tra le categorie professionali e attivando progetti di collaborazione sul territorio e con il supporto di piattaforme digitali comuni.

La Convention annuale di GreenVision ha avuto come main partner CooperVision, Marcolin e Zeiss, oltre ai partner iGreen, Philosopheyes, Mock Turtle, Lotto Eyewear, Vea-Virtual Eyewear Assistant, Ovvo, Oxibis, Centro Style, Bludata, MedLac e Thema.

«Non sono mancati momenti dedicati alla cultura e allo spettacolo, con l'esibizione dei The Kolors davanti ai circa 850 ospiti di GreenVision, oltre a quelle di Fiorella Mannoia e di Cristiano Militello e al gran finale con Cecilia Gayle - si legge in una nota del gruppo - La Convention 2025 è stata, infine, l'occasione per presentare un’importante collaborazione tra GreenVision e Telethon, per finanziare la ricerca sulle malattie rare che colpiscono la vista».

A cura della redazione

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