Zaccagnini: la correzione refrattiva arrivi al termine di un percorso interdisciplinare

Lo ha auspicato all'apertura del Congresso 2025 il presidente dell’Istituto che lo organizza, Giorgio Righetti, motivando il titolo dell’evento che si è concluso lunedì scorso all’Hotel Savoia Regency di Bologna

«La correzione dell’errore refrattivo deve giungere al termine di un percorso in cui tutte le professioni coinvolte abbiano esplicitato le proprie competenze, affinché il cittadino ametrope possa arrivare ad avere un organo sano, ma anche con la giusta funzionalità». Così Giorgio Righetti ha introdotto la ventiseiesima edizione del Congresso Zaccagnini, un appuntamento «interdisciplinare per definizione, perché organizzato da una scuola che tratta le varie materie che riguardanti la vista e la visione», ha detto il numero uno dell'istituto con sedi a Bologna e Milano. Da qui una serie di interventi che hanno evidenziato l’esigenza di andare oltre la semplice compensazione. Pietro Gheller, docente allo Zaccagnini e all'Università di Padova, ad esempio, ha portato elementi concreti per capire la differenza tra visione e percezione, mentre Paolo Vinciguerra (nella foto), direttore dell'Eye Center dell'Humanitas di Milano, ha ricordato la necessità di un confronto tra oculisti e ottici di fronte alla possibilità di impiantare a un paziente una Iol multifocale o Edof, in base alle sue reali esigenze. E, ancora, Rita Mencucci, dirigente ospedaliera della Clinica oculistica dell’Università di Firenze, ha sottolineato l’importanza di valutare una acuità visiva intermedia imparando a ragionare in maniera sincrona tra classe medica e area ottico optometrica. Complessivamente sono state 45 le relazioni presentate in plenaria da ottici optometristi, oftalmologi ed esponenti aziendali, oltre a una tavola rotonda con i vertici di alcune delle principali associazioni delle due categorie e dell’industria.

Alle sessioni di domenica 9 e lunedì 10 marzo hanno assistito in sala professionisti da tutta Italia in rappresentanza di oltre 300 centri ottici, ai quali si sono aggiunti gli studenti e coloro che hanno terminato il percorso scolastico allo Zaccagnini: stavolta la consegna dei diplomi è stata effettuata alla presenza non solo di Andrea Afragoli, presidente di Federottica, ma anche di Teresio Avitabile, presidente di Siso, e di Massimo Barberis, presidente del Gruppo Lenti Anfao. Una ventina le aziende della filiera che hanno esposto, con oftalmica, contattologia e strumentazione in evidenza. Sono state inoltre annunciate le date per l’edizione 2026, che si terrà sempre a Bologna l’8 e il 9 marzo.
Angelo Magri

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