Zeiss, fatturato vicino agli 11 miliardi di euro

I ricavi dell’ultimo anno fiscale, conclusosi il 30 settembre scorso, hanno fatto registrare con 10,894 miliardi di euro un livello mai raggiunto dal gruppo, con un incremento dell’8% rispetto all’esercizio precedente. Crescono tutte le quattro divisioni: in Italia l’oftalmica ha ottenuto performance superiori al sunlens e tra ottobre e dicembre 2024 ha fatto segnare non solo una crescita in valore, ma anche in volumi

Per la prima volta nella sua storia il fatturato di Zeiss ha sfiorato gli 11 miliardi di euro (nella tabella sotto). «Nonostante un contesto geopolitico e un quadro macroeconomico complesso, tutti e quattro i segmenti di business hanno contribuito positivamente alla crescita - si legge in una nota della società con casa madre a Oberkochen, in Germania - Da notare che anche gli investimenti in ricerca e sviluppo sono stati considerevoli, con il 15% del fatturato reinvestito. Rispetto all’anno precedente il numero totale di dipendenti nel mondo è aumentato di 3.493 unità, salendo a 46.485. I collaboratori che operano nell’R&D sono quasi 6.951, oltre il 14% del totale. A oggi Zeiss detiene circa 12.500 brevetti in tutto il mondo: nell’ultimo anno fiscale sono stati 740 i nuovi brevetti richiesti, a conferma del costante impegno del gruppo per definire nuovi standard in tutti i settori in cui opera».

Secondo il presidente e ceo Karl Lamprecht, i risultati del periodo sono stati nel complesso ottimi e con una buona crescita dei ricavi. «Allo stesso tempo, però, non è stato possibile per tutte le divisioni evitare l’impatto dell’attuale incertezza dei mercati», afferma nel comunicato il manager, ricordando l’importante investimento non solo in ricerca e sviluppo, ma anche «nell’espansione mirata di personale e infrastrutture». Se tutte e quattro le divisioni hanno contribuito al balzo in avanti, grazie soprattutto alla spinta all’innovazione e sui servizi di questi anni, sintetizzabile proprio nel 15% in ricerca e sviluppo, e pur a fronte di un contesto di mercato competitivo, che ha influenzato in maniera differente ciascuna di esse, nel ’23-’24 si sono messi in evidenza in particolare i semiconduttori, considerati dalla multinazionale un segmento a elevata tecnologia, che ha fatto registrare un incremento a doppia cifra. Per quanto riguarda, invece, il Consumer Markets, «ha chiuso l'anno fiscale con un buon risultato: nonostante una forte riluttanza da parte dei consumatori a spendere, al suo interno la divisione Vision Care ha generato una crescita del fatturato, forte delle importanti innovazioni introdotte nel settore delle lenti da vista, delle tecnologie per l’ottico optometrista e grazie alla capacità di affrontare in maniera completa problematiche sociali come la crescente diffusione della miopia nei bambini e nei ragazzi», precisa la nota.

Anche nel nostro paese Zeiss ha chiuso positivamente l’esercizio. «Da sottolineare una crescita a doppia cifra di Carl Zeiss, che include le divisioni Medical Technology, Research Microscopy Solution e Industrial Quality Solutions, mentre Carl Zeiss Vision Italia, che raggruppa le divisioni lenti da vista e da sole, ha confermato il trend positivo degli ultimi anni, seppur con un tasso di crescita inferiore», si legge nel comunicato. Secondo Michele d’Adamo (nella foto principale), amministratore delegato del gruppo in Italia, «stiamo attraversando una fase macroeconomica sicuramente incerta e sfidante, ma i risultati ottenuti dimostrano la validità della nostra strategia a lungo termine: una strategia di differenziazione basata sulla continua spinta all’innovazione di prodotto e di servizio, sullo sviluppo di processi sempre più efficienti e data driven, nonché sulla costante valorizzazione delle nostre risorse umane», spiega nella nota il manager.

A proposito del Vision Care, che oggi si avvale di più di 450 collaboratori e di 6 filiali sul territorio italiano, D’Adamo sottolinea che la crescita è stata superiore per l’oftalmica, mentre il sole ha inevitabilmente risentito delle difficoltà del lusso e più in generale della moda. «L’incremento è stato comunque complessivamente in linea con quello dell'esercizio precedente e il flusso di cassa positivo - ha detto in una conferenza con le principali testate trade nazionali - Inoltre anche il primo trimestre del nuovo anno fiscale, ottobre-dicembre 2024, è partito bene sul mercato interno: nell’oftalmica a un aumento in valore si è aggiunto un leggero miglioramento anche nei volumi rispetto alle previsioni. E le prospettive per il 2025 sono positive, al netto delle numerose variabili macro: ci si aspetta, infatti, una ripresa dei consumi grazie al recupero dei salari sull’inflazione, tenendo in considerazione peraltro che l’oftalmica è sempre stata una categoria resiliente».
Angelo Magri

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