Espansione Group, con sede a Funo, una quindicina di chilometri a nord di Bologna, è specializzata nella «progettazione e produzione di dispositivi medici non invasivi, brevettati a livello internazionale, per la diagnosi e il trattamento della sindrome dell’occhio secco, delle malattie della superficie oculare e della retina», precisa il comunicato. Si tratta dunque di una realtà del med-tech che «offre i più elevati standard medici in oltre 40 paesi nel mondo grazie alla tecnologia di fotobiomodulazione, Light Modulation Low-level Light Therapy (nella foto), utilizzata in vari ambiti, tra cui l'oftalmologia e la dermatologia, oltre alla tecnologia Intense Pulsed Light - prosegue la nota - Per EssilorLuxottica l'accordo rappresenta un significativo passo avanti in ambito med-tech ed è coerente con la sua strategia per elevare gli standard del settore e migliorare la qualità del servizio ai pazienti».
Il canale medico, in particolare quello oculistico, rappresentano dunque il core business di Espansione: data comunque l’ampia gamma della sua strumentazione e la capillarità della distribuzione, in base alla regolamentazione dei singoli paesi e del dispositivo in oggetto anche l’ambito ottico e optometrico possono beneficiare delle tecnologie del gruppo. Di certo con questa operazione EssilorLuxottica consolida una delle sue direttrici strategiche, il med-tech appunto, a breve distanza dall’acquisizione di Heidelberg, parallelamente allo sviluppo del mercato degli smart glasses e al rafforzamento dei propri brand.
«L’investimento su Espansione, realizzato con orgoglio in uno dei nostri paesi di origine, ci permette di ampliare ulteriormente il portafoglio di tecnologie cliniche e consolida il nostro ruolo nel settore ottico - commenta nella nota Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica - L’impegno del gruppo nel campo delle soluzioni medicali è volto a elevare gli standard nella cura della vista e conferma la volontà di rafforzare un modello aperto e collaborativo, con prodotti e servizi accessibili a tutti gli operatori del settore».
A cura della redazione