Velati, 130 anni a passo lento

L'analogia è con il nome del vino della cantina pugliese che la famiglia di Gallarate ha scelto per festeggiare il prestigioso traguardo e ricordare la figura di Giulio, scomparso alla fine del 2023. Un prodotto salentino le cui uve crescono lentamente per dare frutti migliori

Napoleone soleva dire ai suoi generali impazienti: siccome ho molta fretta, vado piano. I frutti migliori sono quelli che hanno il tempo della natura mentre l'uomo, grazie alla tecnologia, li ha dimenticati. Ma solo in parte.

Il tempo si misura ancora con il sorgere e il tramontare del sole, le giornate di lavoro e di piacere lo osservano nel suo percorso. I Velati, a Gallarate, un contesto dove in un passato non troppo lontano il tempo si misurava ancora così, hanno sempre tenuto conto delle regole della natura e le generazioni che si sono susseguite si rivelano testimoni di tale mandato.

Oggi, i giovani Velati intendono ricordare allo stesso modo il percorso della famiglia in 130 anni di vita e attraverso quattro generazioni. Con il dispiacere, che è di tutti, per la mancanza di Giulio, un ottico, un optometrista, un presidente che ci ricorda il colore sanguigno di questo vino salentino.

L’appuntamento è per la sera dell’11 dicembre, quando si terrà un evento istituzionale, dedicato alle personalità più rappresentative che hanno reso possibile il raggiungimento di tale importante traguardo, presso il Museo Archeologico degli Studi Patri, scelto perché è il sito più antico di Gallarate.

Caro presidente, un brindisi sarà anche per lei, dedicato a un momento cui avrebbe tenuto tantissimo. E i calici si alzeranno per ricordare un'ottica e un’optometria alle quali tutti oggi dobbiamo moltissimo (nella foto: la moglie di Giulio Velati, Daniela, tra i figli Renzo e Laura).

Nicola Di Lernia

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