Alla fine dello scorso anno, in occasione del tradizionale evento interdisciplinare organizzato da Federottica Trento, è intervenuta Angela Francesca Montani, in qualità di referente regionale del progetto “Federottica Beneficenza Occhiali Solidali”, presentando un resoconto dei risultati e i protocolli affinati in dieci anni di attività. «Un lavoro di squadra con il presidente di allora, Celestino Oliana, e i membri del direttivo Gianfranco Passuello, Sergio Prezzi e Rolando Zambelli, che dieci anni fa ha reso possibile questa bellissima avventura, capace di riempire il cuore e ribadire la forza della collaborazione, con quattro punti d’ascolto a oggi operativi in tutta la provincia di Trento insieme ai centri Cedas Caritas di pertinenza», ha dichiarato in quell’occasione Montani, che a b2eyes TODAY racconta modalità operative e prossimi obiettivi dell'iniziativa.
«Dopo aver fatto una visita oculistica negli ospedali del territorio, le persone si recano alla Caritas di competenza, la quale, una volta verificate le loro reali esigenze, invia la richiesta a me, che controllo tutta la documentazione e do il via libera agli ottici optometristi aderenti: questi propongono una rosa di montature adatte al soggetto, in base a età, sesso e potere diottrico, gliele sottopongono per una scelta nella sede della Caritas, dove successivamente tornano con l’occhiale completo sulla base della prescrizione dell’oftalmologo che ha effettuato in precedenza la visita - spiega Montani al nostro quotidiano - I modelli ci vengono generalmente regalati dalle aziende o recuperiamo quelli dismessi dai clienti, purché in buono stato, mentre le lenti le acquistiamo da Opto In oppure provengono da materiale di magazzino».
Oltre ad Angela Francesca Montani (nella foto, durante la consegna di un occhiale), che si occupa della zona di Rovereto Vallagarina, oggi fanno parte dell’iniziativa anche gli ottici optometristi Patrizia Oliana e Marco Cattoni per l’area di Tione Ponte Arche, Angela Donati ed Elena Romani per quella di Trento e Natascia Braus per Riva del Garda. «L’obiettivo è consolidare l’attività e incrementarla, con la partecipazione di nuovi colleghi interessati, per fornire un servizio sempre più capillare: basti pensare che nel corso di questo decennio siamo passati dal fornire occhiali solo a bambini da zero a 12 anni a soggetti di tutte le età, alla luce dell’aumento della domanda e del passaparola positivo», conclude Montani, ringraziando tutti i colleghi che per spirito di volontariato si dedicano al progetto.
A.M.