Per la Paris Fashion Week, dal 18 al 23 giugno, ci sono stati ben 72 appuntamenti con qualche ritorno in passerella come Kenzo e Dior Homme e qualche sentita assenza come Givenchy e Valentino, ora passato sotto la direzione artistica di Alessandro Michele. Per quel che riguarda le tendenze c’è stata una sostanziale continuazione dei trend visti a Milano. Anche a Parigi si è notata l’attenzione per gli accessori. Presenti quasi dappertutto le borse. Pharrell Williams per Louis Vuitton ha portato in passerella modelli con valigette, borsoni, addirittura pochette. Il giapponese Mihara Yasuhiro ha accessoriato la sua tuta oversize con una borsa a forma di elefantino. Molti anche gli occhiali. Più numerosi in metallo di quelli in acetato da Louis Vuitton, ad esempio, ma tutti grandi (nelle foto sotto). Amiri, brand californiano in ascesa fondato nel 2014 dal californiano Mike Amiri, ha proposto enormi montature con lenti colorate in abbinamento cromatico, come i borsoni, con il suo raffinato streetwear, amato da attori e cantanti.
Nella Haute Couture assente come sempre l’eyewear. Normale, dato che in passerella sfilano prevalentemente capi da cocktail e da gran sera. Tra i più applauditi quelli di Armani Privé in un trionfo di perle. Ha fatto però eccezione Julie de Libran, stilista francese che ha lavorato per Ferrè, Prada, Versace, Vuitton. Ha raccontato con 32 modelli i passaggi generazionali dalla nonna alla madre, completando molti look, anche da giorno, con occhiali (nelle foto principali).