Il gruppo di Longarone ha siglato una licenza con l’azienda tessile 2Brothers di Casamassima, in provincia di Bari, per il design, la produzione e la distribuzione a livello globale della collezione di abbigliamento a marchio Police per uomo (nella foto, un'immagine di campagna) e bambino. Oltre a fragranze, orologi, gioielli e piccola pelletteria si aggiunge, quindi, l’abbigliamento, per il quale De Rigo aveva siglato una decina di anni fa una licenza, che però ha avuto breve vita: di fatto, quindi, l’intesa con 2Brothers fa entrare Police in una nuova categoria merceologica.
«L’accordo con 2Brothers rappresenta per Police una collaborazione strategica, in grado di aumentare visibilità e posizionamento nel settore dell’abbigliamento: un mercato di riferimento per il brand che ci permette di ampliare un business dal grande potenziale - spiega in una nota Michele Aracri, amministratore delegato di De Rigo - Siamo orgogliosi di questo accordo che fornirà ai nostri consumatori un’offerta sempre più ricca, completa e di qualità».
Secondo Vincenzo Totaro, direttore esecutivo di 2Brothers, l’accordo va a consolidare ulteriormente il bouquet di licenze della società di abbigliamento. «Siamo certi che grazie al solido rapporto di collaborazione con il gruppo De Rigo lavoreremo proficuamente per rendere Police un punto di riferimento iconico anche nell’abbigliamento uomo e junior - afferma Totaro nel comunicato - Di comune accordo con il direttore creativo Enrico Furlan valorizzeremo le caratteristiche identitarie del marchio, accompagnando la creazione di una collezione di qualità per stile e materiali a una strategia distributiva focalizzata su una visione globale». Dopo il lancio a Pitti, la prima collezione di abbigliamento Police by 2Brothers sarà in vendita da inizio 2025 attraverso la rete distributiva di 2Brothers.
Nell’ultimo esercizio della società veneta, in cui il fatturato consolidato ha superato i 500 milioni di euro, Police ha generato royalties in incremento di oltre il 5% rispetto all'anno precedente nelle licenze relative a categorie diverse dagli occhiali rispetto all’anno precedente.
(red.)