Shamir: la rinnovata partnership con Alpine a sostegno delle Driver Intelligence

Il brand oftalmico ha organizzato giovedì scorso un evento a Palazzo di Varignana, a circa venti chilometri a sud est di Bologna: alla presenza di una sessantina di persone, tra ottici optometristi della regione, giornalisti e staff aziendale, è intervenuto anche Pierre Gasly, pilota del team di Formula 1 di cui l’azienda israeliana è partner tecnico dal 2021

«Era importante celebrare il rinnovo della partnership con BWT Alpine, siglato nel febbraio scorso e attivo sino al 2027: come ha ricordato lo stesso Pierre Gasly (nella foto sotto, a destra), un progetto a lungo termine non può che favorire la sinergia tra le nostre due realtà, per la realizzazione di soluzioni visive ideali per la guida - ha detto a b2eyes TODAY Yair Di Segni, general manager di Shamir Italia, a margine della serata - Già nel 2021 avevamo organizzato un appuntamento a Barcellona per celebrare la nascita della collaborazione, sempre in prossimità di un Gran Premio: è stato così anche stavolta, con il GP di Imola del 19 maggio». Di Segni ha inoltre ricordato al nostro quotidiano che l'iniziativa nella settecentesca villa bolognese completa l’attività degli ultimi mesi per lanciare le Driver Intelligence: a La Pista di Arese, dopo i primi cinquanta professionisti della visione che hanno partecipato all’evento dell’ottobre scorso, con tanto di prova di velocità e sicurezza su strada, il 13 maggio una sessantina di colleghi, in prevalenza del centro sud, ha potuto fare la medesima esperienza.

A proposito di velocità e sicurezza al volante, Gasly, intervistato dal giornalista australiano specializzato in motori Michael Taylor (nella foto sopra, a sinistra), ha ammonito, scherzando ma non troppo, i presenti. «Se non vedi bene, non andare troppo veloce», ha dichiarato il pilota francese, che ha ribadito l’importanza di avere un progetto a lungo termine come questa partnership con Shamir. «In Formula 1 si cerca sempre di migliorare ogni tipo di prestazione, incluse naturalmente quelle legate alla visione: avere un orizzonte comune tra due partner diventa quindi fondamentale – ha detto Gasly – Sulle nostre monoposto la vista è particolarmente sollecitata, per cui è necessario disporre di una capacità visiva chiara in ogni momento e processare le informazioni che vengono dagli occhi in maniera rapida. E lo stesso vale per il team nel suo complesso, perché da una visione ottimale di tutti i componenti dipende, ad esempio, l’estrema precisione richiesta in situazioni come i pit stop».

Il pilota transalpino ha peraltro sottolineato come le stesse valutazioni valgano per la guida di tutti i giorni. «Venendo da Milano a Imola mi sono spaventato per come guidano in molti - ha ironizzato - Al volante risulta molto importante intuire quello che potrebbero fare gli altri, grazie a tempi di reazione ottimali: quando una persona normale guida, generalmente guarda davanti a sé fino a un paio di metri, distanza che per noi piloti sui circuiti di Formula 1 si allunga fino a duecento metri. È vero che andiamo molto più veloci che sulle strade, ma è altresì vero che davanti e dietro abbiamo colleghi altrettanto preparati: nella guida quotidiana, dunque, è fondamentale anticipare le intenzioni degli altri automobilisti e una visione ottimale aiuta molto in tal senso».

Da qui la decisione di Shamir di proporre una soluzione innovativa come Driver Intelligence, frutto di una vasta mole di dati raccolti e progettata con il contributo dei piloti e dei collaudatori di Alpine. «Questa lente, disponibile in versione sole per la guida di giorno e bianca per la notte, anche per favorire un’offerta all’insegna del multi equipaggiamento, promette un 18-20% di visione in più al volante soprattutto nelle zone laterali, mantenendo il capo fermo e con lo sguardo che si muove ai due lati - ha ricordato Daniela Smania (nella foto sopra), sales manager di Shamir Italia – In tal modo si riducono anche le distrazioni che possono verificarsi con una capacità visiva non ottimale nelle diverse condizioni di guida e sintetizzabili nel concetto di “rumori visivi”, simili a quelle sensazioni che, a livello acustico, avevamo con le vecchie radio e i vecchi registratori per le musicassette» (nella foto principale, da sinistra: Bruno Decreton, chief marketing officer Shamir, Gasly, Di Segni e Alex Shur, vision R&D director Shamir).

A.M.

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