«Le strategie indispensabili all'ottico optometrista per fare del proprio futuro un successo commerciale e imprenditoriale sono state delineate da Roberto Pregliasco, formatore e coach, durante la prima delle tre tavole rotonde della giornata: si è parlato di opportunità da cogliere in una fase di grande cambiamento come quella che stiamo attraversando», spiegano in una nota gli organizzatori, secondo i quali all’evento, giunto alla dodicesima edizione (nelle foto, alcune fasi dei lavori), hanno preso parte quasi 300 professionisti.
Partendo dalle necessità del punto vendita e dalle strategie necessarie per rendere indipendenti le realtà gestite da ottici, si è quindi passati a un'altra chiave di interpretazione degli avvenimenti. In particolare, nella seconda tavola rotonda si è ragionato di come potrà evolvere il comparto in virtù di ciò che accade oggi. «Il riferimento è alle diverse forme imprenditoriali che si affermano attraverso meccanismi di fusione, acquisizione e integrazione aziendale - si legge ancora nel comunicato - Tre strade che possono diventare il sistema per dare una nuova forma al mercato: accanto a pochi grandi gruppi mondiali che mirano alla omologazione per ovvi motivi legati ai costi e alla standardizzazione produttiva, piccole realtà, che adottano una politica di personalizzazione del prodotto e di qualità, legando quest'ultima a un approccio molto stretto con il cliente finale attraverso un sistema di distribuzione che coinvolge gli ottici, restituendo loro un ruolo centrale nella filiera, possono avere spazi per inserirsi».
Questi aspetti importanti che guardano al futuro delle imprese, però hanno un'altra sponda da dover tenere presente per completare il quadro: l'intelligenza artificiale, analizzata anche sul fronte della sostenibilità. «Argomento centrale non solo per l’avvenire, ma anche e soprattutto per il presente del settore - prosegue la nota - I relatori, moderati dal giornalista Paolo Beducci, hanno fatto da vere e proprie guide per i presenti su come l'intelligenza artificiale sia già parte della quotidianità per molte imprese, ma anche per noi tutti e come sarà inevitabile esserne sempre più coinvolti: conoscerne gli strumenti necessari diventa fondamentale».
(red.)