È stato firmato il 7 febbraio scorso l’atto costitutivo che decreta la nascita di It-Ex, l’associazione delle fiere internazionali, sorta dalla volontà di Fondazione Fiera Milano e di IES per Mido, Aimpes Servizi, Anci Servizi, Assomac Servizi, Ceu-Centro Esposizioni Ucimu, Eicma, Federlegno Arredo Eventi, Fiera Milano, GE.FI, Lineapelle, Mifur, Proposte, RX Italy e Sitex, per riunire e dare voce agli organizzatori e ai quartieri espositivi esclusivamente di livello internazionale. «Si occuperà della politica industriale per il settore, attraverso l’interlocuzione unitaria con istituzioni e agenzie che definiscono la strategia nazionale della promozione dell’export e con le principali organizzazioni associative fieristiche europee e mondiali - si legge in una nota del nuovo organismo - A oggi, tali soggetti attirano il 67% di espositori e il 53% di visitatori dall’estero, dati che potrebbero raggiungere percentuali ben più alte con il coinvolgimento dei restanti player italiani di livello internazionale».
It-Ex, che come sottolinea il comunicato rappresenta un segmento da «oltre 40 miliardi di euro di business generato, 700 mila visitatori dall’estero e 27 mila aziende espositrici», vuole rispondere concretamente alla vocazione internazionale dell’industria del nostro paese, da tutelare con una politica industriale che favorisca l’export e bisognosa di una presenza fieristica altrettanto internazionale, «la quale deve svilupparsi su tre direttrici: strategie per attrarre sempre più espositori e visitatori dall’estero; organizzazione diretta di saloni italiani all’estero; offerta di quartieri fieristici e servizi dagli standard qualitativi elevati», prosegue la nota.
«I mesi di lavoro che hanno preceduto la nascita di It-Ex ci hanno permesso di raggiungere una maggiore consapevolezza di quanto le fiere internazionali non siano solo organizzazione di eventi e vendita di spazi per promuovere delle attività, ma siano momenti molto più articolati e complessi perché determinanti per la crescita del nostro paese e per il made in Italy - commenta nel comunicato Antonio Intiglietta, primo presidente di It-Ex (e presidente di Ge.Fi, società che organizza il salone milanese Artigiano in Fiera, ndr) - Chi organizza manifestazioni costruisce lo scenario dello sviluppo economico del futuro, attraverso l’esperienza del presente, e crea le condizioni per il benessere del sistema economico italiano affinché possa affermarsi sempre più a livello internazionale».
Il mercato fieristico italiano nel suo insieme registra numeri importanti ogni anno, «7,7 milioni di visitatori di cui il 13% esteri, 86 mila espositori di cui il 27% esteri e un fatturato totale del settore di 1,1 miliardi di euro, con un indotto per il territorio stimato in 23,2 miliardi di euro, ma solo 95 delle 300 fiere che si tengono annualmente nel paese si caratterizzano per una forte internazionalità: un dato che conferma la necessità di intervenire con strategie specifiche e focalizzate a sostegno dell’export, che permetterebbero alle aziende italiane di presidiare i mercati esteri, crescere e innovare attraverso la partecipazione a manifestazioni sempre più internazionali», conclude la nota (nella foto, i rappresentanti delle realtà coinvolte nella nascita di It-Ex il giorno della firma dell’atto costitutivo).
(red.)