Le 21.500 presenze a opti 2024 (nella foto, uno scorcio del salone) lo hanno valutato, secondo quanto riportano gli organizzatori in una nota, positivamente. In particolare oltre l’80% degli intervistati prevede di effettuare ordini dopo la fiera.
Circa 390 espositori provenienti da 28 paesi hanno rappresentato l’intera filiera, dai macchinari e allestimenti per negozi alle lenti a contatto e oftalmiche, dai produttori di montature sino ai marchi indipendenti. «Il feedback di buyer e di espositori ha confermato che il nostro concetto di fiera e la data di gennaio sono assolutamente corretti - commenta nel comunicato Cathleen Kabashi, direttrice di opti - La stretta collaborazione con tutti gli stakeholder del salone nel corso dell'ultimo anno sono stati cruciali per il successo dell'evento».
«Opti funge da bussola per l'industria di Germania, Austria e Svizzera nella progettazione della propria gamma di prodotti e fornisce un orientamento per l’intero anno commerciale - aggiunge nella nota Dieter Dohr, presidente del Consiglio di amministrazione di Ghm, organizzatrice della kermesse - Opti ha raccolto il successo seminato negli ultimi dodici mesi attraverso il dialogo con il settore, tavole rotonde, ascolto e sviluppo congiunto».
Oltre a opti Myopia Hub o al nuovo opti Trend Hub presso l’opti Innovation Area, molto apprezzata è stata la consegna dell’opti Sustainability Award, assegnato ad Andreas Schmidt della Augenblick Brillen Kontaktlinsen. «L'azienda si è posta l'obiettivo di ridurre al minimo il proprio impatto ambientale, tenendo conto dell'aspetto sociale sia a livello locale sia nel team di Augenblick, incluso il passaggio all’uso di Led e rilevatori di movimento e quello a un sistema idrico a circolo chiuso», spiega il comunicato.
Un altro momento clou del programma di opti 2024 è stata la consegna del terzo opti Box Award al marchio danese Skans Eyewear. «La sua fondatrice, Johanna Skans, viene dalla Svezia ed è un’ottica di seconda generazione - si legge ancora nella nota - La sostenibilità è la sua linfa vitale: ha studiato Business sustainability management a Cambridge e ha maturato esperienza pratica internazionale in Australia».
(red.)