Longarone: è ufficiale il passaggio da Safilo a Thélios e Innovatek

La stipula degli atti di cessione dei due rami d’azienda è avvenuta il 31 ottobre: ora prendono il via i nuovi piani industriali. Rimane lo scettiscismo da parte di Filctem-Cgil, l’unico fra i tre sindacati confederali a non aver firmato l’accordo

«Abbiamo lavorato con determinazione per raggiungere questa intesa che, come auspicato, garantirà la piena occupazione di tutti i lavoratori del sito produttivo di Longarone (nella foto), consentendo la continuità dell’attuale know how settoriale - commenta in una nota Angelo Trocchia, amministratore delegato di Safilo Group - Nonostante la situazione complessa, grazie al supporto fattivo della Regione Veneto e delle organizzazioni sindacali, siamo riusciti insieme a Thélios e Innovatek a creare le condizioni per il miglior esito possibile».

Soddisfazione anche nell’azienda di eyewear del gruppo Lvmh, che assorbe 247 lavoratori dei 456 in esubero dallo stabilimento di Longarone e vede in questa operazione il trampolino di lancio per un ulteriore sviluppo del proprio business nel segmento dell’occhialeria di lusso. «L’accordo, che segue l’acquisizione di Metallart nel luglio 2022, conferma la volontà di Thélios di continuare a investire nel made in Italy, uno degli asset strategici aziendali - si legge in un comunicato della società - Thélios potrà così ampliare ulteriormente il reparto dedicato alla lavorazione del metallo per la produzione di occhiali da sole e da vista per le maison del gruppo Lvmh, valorizzando l’artigianalità italiana e preservando il know how distintivo del distretto bellunese». Il sito, contiguo alla Manifattura Thélios, «consentirà la nascita di un campus in cui i due stabilimenti produttivi saranno strettamente collegati in sinergie operative e industriali - prosegue la nota - A regime Thélios darà occupazione ai 247 lavoratori assorbiti, che si aggiungeranno agli attuali oltre mille dipendenti sul territorio».

Il ceo Alessandro Zanardo ricorda che questo accordo permette a Thélios di internalizzare alcune fasi critiche della produzione dell’occhiale, «garantendoci pieno controllo sulla qualità dei prodotti che realizziamo per un numero sempre crescente di maison, e conferma la nostra ferma volontà di valorizzare attraverso investimenti strategici il know how d’eccellenza presente nel distretto - afferma il manager nel comunicato - Abbiamo scelto di dare vita a progetti ancora più ambiziosi rispetto a quelli previsti dal nostro piano industriale, con l’obiettivo di proseguire sempre con maggiore decisione nella nostra affermazione nel settore eyewear e per essere sempre più all’avanguardia nella lavorazione del metallo».

Filctem-Cgil, da subito critica sulle modalità della trattativa, resta alla finestra, fiduciosa che entrambi i piani industriali vadano a buon fine, pur confermando lo scetticismo su uno dei due rami d’azienda. «Rimaniamo convinti che sia stata intrapresa una strada complicata: avremmo preferito il passaggio di tutti i lavoratori ex-Safilo a Thélios, che ha alle spalle un gruppo in grado di offrire valide garanzie anche nell’eyewear - dice a b2eyes TODAY Giampiero Marra, segretario generale di Filctem-Cgil Belluno - Continueremo a monitorare la situazione: ora è importante che l’integrazione dei 247 addetti in Thélios avvenga nel migliore dei modi». Infine una considerazione sull’esito dell’operazione. «Come è stato ricordato anche dai media locali, Longarone ha perso la Ferrari dell’occhialeria, che però se n’è andata senza particolari reazioni, se non puramente emotive, da parte del territorio in cui è stata presente in maniera importante per decenni».

A.M.

Corporate