Potranno partecipare a questo nuovo contest tutti gli espositori di Mido 2023 candidando un occhiale da sole, una montatura o un astuccio. «Un’autorevole giuria internazionale di esperti valuterà i prodotti in gara che, per aggiudicarsi il premio, dovranno essere stati realizzati nel rispetto dei principi della sostenibilità - si legge in un comunicato di Mido - Riciclo dei materiali, riduzione dei consumi nei processi produttivi e distributivi, valorizzazione della supply chain, eliminazione degli sprechi, grado di riciclabilità, utilizzo di energie rinnovabili, eventuali certificazioni già in possesso sono alcuni dei criteri per decretare i primi vincitori in 6 categorie: Sunglasses Europe e Rest of the World, Frames Europe e Rest of the World, Cases Europe e Rest of the World».
Per partecipare le aziende in mostra alla rassegna fieristica milanese dovranno compilare il form online disponibile dal 15 dicembre fino al 15 gennaio 2023 nella sezione “Partecipa” del sito ufficiale della manifestazione, dove sarà anche possibile scaricare il regolamento e analizzare tutti i requisiti necessari per candidarsi.
Per Giovanni Vitaloni (nella foto), presidente di Mido, si tratta di un passo doveroso nell’occhialeria. «Nel nostro settore abbiamo aziende davvero impegnate e attive da molto tempo nell’ambito della sostenibilità, ambientale, sociale o economica: penso ai grandi player, ma anche a brand indipendenti che realizzano prodotti che cercano di impattare il meno possibile sull’ecosistema - commenta nella nota Vitaloni - Dovremmo mettere tutto a fattor comune, prendendo ispirazione dall’esperienza di queste imprese, migliorando dove possibile e aggiornandoci continuamente per far crescere così tutta l’industria in tale direzione, con grande professionalità e serietà di intenti. Questo premio è un traguardo per noi fondamentale che però non decreta la fine di un viaggio, ma la tappa di un percorso iniziato tre anni fa che ha ottenuto, per Mido 2022, la certificazione ISO 20121:2012, la quale attesta la gestione sostenibile dei grandi eventi».
(red.)