Le presenze opti sono state quest’anno circa 13 mila, provenienti da 71 paesi, la metà rispetto al 2020, ultima volta della rassegna “fisica” prima del Covid. Meno buyer dunque, come prevedibile, ma contatti definiti di qualità dagli organizzatori: è questo in sintesi il bilancio tracciato dal salone tedesco in una nota diffusa al termine di un’edizione in cui, sottolineano, la sensazione principale che si è respirata è stata la gioia di potersi nuovamente riunire. «Le condizioni non erano facili e siamo felici di constatare quanti hanno scelto deliberatamente l'edizione di maggio - commenta in una nota Dieter Dohr, presidente di GHM - Visitatori, espositori, specialisti del settore, mai come prima d'ora l'obiettivo era riunire gli stakeholder e creare scambi tra ciascuno di essi». Di certo non si è riusciti a riprendere esattamente da dove ci si era interrotti prima della pandemia, e d’altronde questo non è mai stato l'obiettivo, evidenzia ancora Dohr nella nota, ma «tenere opti è stato un segnale importante e il primo passo giusto - conclude il manager - In tempi di cambiamenti e sfide globali, discussioni sostenibili sono un'esigenza fondamentale. Ora più che mai è importante trovare nuove soluzioni e opportunità insieme e attraverso lo scambio con tutti».
Durante la manifestazione è stato assegnato, nella giornata di sabato, il primo opti Box Award, aggiudicato in base a criteri quali design, sostenibilità, funzionalità, tecnologia e marketing. Ad avere la meglio tra le 12 giovani aziende in lizza è stata la tedesca Leinz Contemporary Eyewear di Berlino.
La prossima edizione di opti si terrà dal 27 al 29 gennaio 2023, sempre a Monaco di Baviera.
(red.)
