Zaccagnini e Certottica: un nuovo approccio a formazione e mercato del lavoro

A Mido l’istituto di Longarone e quello bolognese hanno presentato ufficialmente il protocollo d’intesa firmato lo scorso 22 dicembre, su impulso di Anfao, che ne sancisce la collaborazione: da marzo al via gli incontri con le aziende per illustrare nei dettagli l’offerta formativa che ne è il frutto

Secondo quanto messo in luce dall’incontro all’Otticlub di lunedì scorso, nell’ambito di Mido 2018, l’obiettivo dell’accordo di collaborazione tra Certottica e l’Istituto Zaccagnini è integrare le eccellenze delle due strutture nella formazione rivolta ai settori dell’occhialeria e dell’ottica, in modo da poter proporre una gamma di offerte sempre più sinergiche e complete da condividere con le aziende di entrambi i comparti per rispondere alle loro necessità, in termini di competenze e profili professionali.
Come emerso dagli interventi non solo del direttore, Luigino Boito, ma anche di Cristian Arboit e Simona Agnoli, rispettivamente coordinatore generale e responsabile dell’area formazione di Certottica, l’Istituto di Longarone da sempre lavora in ogni ambito, formazione compresa, per supportare le necessità dei player dell’occhialeria in vista dello sviluppo futuro del settore: la collaborazione con lo Zaccagnini consente di rispondere a un’esigenza crescente di integrare nozioni e pratiche dell’ottica e dell’optometria alle fasi di progettazione, realizzazione, assemblaggio e produzione, secondo una visione sempre più integrata dell’occhiale come insieme unico e unitario di montatura e lenti. L’Istituto di Bologna, dal canto suo, come ha sottolineato il direttore, Giorgio Righetti, in virtù dell’accordo mira a diffondere la cultura ottica e optometrica in tutti gli ambiti professionali e scientifici in cui sono presenti le imprese della filiera. «Vogliamo mettere a loro disposizione profili professionali che sono richiesti e che il mercato del lavoro assorbirebbe ma non sono ancora disponibili – ha sottolineato Righetti – Vogliamo, inoltre, che Certottica ci aiuti a creare all’interno dei nostri corsi scolastici più cultura di prodotto partendo dalla conoscenza delle norme, dei requisiti minimi, di come si testa la qualità. Conoscenze che sono un elemento fondamentale di valorizzazione». Durante l’incontro, inoltre, Danilo Fatelli, consulente strategico dell’Istituto Zaccagnini, si è soffermato sulla necessità di una formazione sempre più tecnica e concretamente legata alle necessità delle imprese, sottolineando come l’approccio interdisciplinare sia una tappa obbligata e la filiera ottica sia destinata a integrarsi. E sulla base di un’ampia messe di dati, l’esperto ha analizzato come vada valutata la salute dell’istruzione in Italia, evidenziando che il paese non investe nel settore, ha un basso tasso di diplomati e di laureati, la percentuale di abbandono dalle scuole medie superiori è elevata, soprattutto dagli istituti tecnici, e ci si dedica più alle arti e alle lettere che non alle materie tecniche e scientifiche, con importanti ricadute sull’economia e l’occupazione.
Grazie alla partnership, «avremo anche tante opportunità date dal fatto che abbiamo più sedi e più piattaforme per la formazione: quella di Certottica, che vive all’interno del distretto dell’occhiale, ma anche la nostra sede storica di Bologna e quella nuova di Milano, dove peraltro c’è anche Anfao, che rappresenta questa fiera», ha aggiunto Righetti al termine dell’evento (nella foto, da sinistra, Righetti, Fatelli, Boito, Arboit e Agnoli durante l’evento a Mido 2018).
N.T.

 

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