VeneVision, con Cidi si specializza anche nell’iniettato

Grazie all’ingresso dell’azienda trevigiana la holding dedicata al cluster dell’eyewear made in Italy per il gruppo VeNetWork prosegue nel consolidamento del comparto e sostiene la propria crescita, che nel primo semestre 2023 ha visto il fatturato a +58%

VeneVision, gruppo dell’occhialeria made in Italy che fa parte di VeNetWork, perfeziona l’acquisizione di Cidi di Segusino, in provincia di Treviso, specializzata nella produzione di montature in polimero iniettato. «Si tratta di un passo importante per VeneVision, che di fatto crea così un polo d’eccellenza in grado di fornire un’offerta completa di tecnologie produttive nel campo delle montature - spiega un comunicato del gruppo, avviato nel 2020 su iniziativa di un pool di imprenditori veneti - Nata 45 anni fa, Cidi si avvale di personale qualificato, tecnologia e know how che le permettono di offrire un prodotto di alta gamma realizzato interamente in Italia all’interno del proprio stabilimento di Segusino, dalla progettazione al prodotto finito. Inoltre l’azienda è molto attenta all’utilizzo di materiali sostenibili: impiega infatti polimeri ottenuti dal recupero di reti da pesca». Il 2022 di Cidi si è chiuso con un fatturato di 5,3 milioni di euro, con una quota export del 35%.

«Con questa acquisizione si realizza un tassello fondamentale della strategia di gruppo - commenta nel comunicato Nicola Belli, amministratore delegato di VeneVision - Siamo ora in grado di offrire ai nostri clienti la realizzazione di montature da vista e da sole con le tre famiglie di materiali di riferimento: acetato in Tris Ottica, metallo in Ottica Prealpi e iniettato in Cidi». VeneVision diventa così un riferimento nazionale nella produzione, raggruppando all’interno del proprio cluster tecnologie e know how per competere sui mercati internazionali attraverso un prodotto realizzato completamente nel Triveneto.

VeneVision ha recentemente chiuso il primo semestre 2023 con un fatturato di 39,6 milioni di euro, in netta crescita, +58%, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (nella foto, una fase di lavorazione presso Cidi).

(red.)

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