«Stiamo parlando di una soluzione oftalmica e come tale va considerata da parte del mercato: ecco perché la diffusa perplessità legata alla domanda se questo prodotto si scurisce e si schiarisce adeguatamente davanti al parabrezza delle auto evidenzia una prospettiva errata nel giudicarlo. A una lente chiara, infatti, generalmente non si chiede questo - ha aggiunto Nicolas Barbier - Transitions Gen S non sostituisce la lente da sole, ma vuole passare da un modo di concepire la correzione visiva statico a uno dinamico, cambiando completamente il paradigma di intendere questo tipo di soluzione. Da qui la necessità di seguire i tre passaggi che consigliamo a tutto il retail durante la proposta di vendita a un ametrope».
Quanto riferito da Barbier al nostro quotidiano è stato ripreso e approfondito da lui stesso e da altri manager del brand nella seconda giornata di lavori alla Academy 2024 (nella foto principale, una parte del management durante la fase finale della convention), che ha illustrato come proporre questa nuova realtà, dopo che il primo giorno ne erano state svelate le caratteristiche. Inoltre è stato ricordato che si tratta di un “modello” aperto, che garantisce un portfolio con oltre 110 mila combinazioni tra lenti e colori, grazie ai partner oftalmici con cui Transitions lavora, da Hoya a Shamir, da Younger Optics a Zeiss, da Nikon a Tog, per citare quelli riportati in una slide presentata in plenaria, alcuni dei quali erano presenti all'evento statunitense (nella foto sopra, uno scorcio del JW Marriott, Grande Lakes di Orlando, che lo ha ospitato).
Gen S andrà a sostituire progressivamente e completamente le precedenti versioni di Transitions: dopo l’esordio ad aprile in Italia, Francia e Nord America, a maggio toccherà ai paesi dell’America Latina, esclusi Brasile e Argentina, in giugno al Regno Unito e nel terzo trimestre del 2024 al resto d’Europa.
A.M.