Spectacle e i marchi di nicchia: primo step con Linda Farrow

Il negozio, guidato da Martina e Paolo Angiolucci, terza generazione della storica famiglia specializzata da oltre 50 anni nel mercato dell’ottica di alta qualità, ha così inaugurato con Linda Farrow il primo di una serie di appuntamenti destinati a far conoscere al grande pubblico brand ancora poco noti. «È stata una bella festa, un modo brillante per iniziare quello che vorremmo fosse un calendario di eventi dedicati ai marchi per i quali questo negozio è stato creato, facendo scoprire ai clienti qualcosa di nuovo e originale – dichiara a b2eyes.com Paolo Angiolucci – Gli invitati hanno potuto vedere l’intera collezione Linda Farrow, che è molto ampia e di cui abbiamo esposto, solo sul tavolo centrale, circa 300 montature (nella foto), le più belle e significative, con la possibilità di effettuare preordini di modelli che ancora non sono nei negozi».
Per presentare efficacemente la collezione il personale del centro ottico ha effettuato il giorno precedente una specifica formazione con Gabriele Evangelisti, che distribuisce il brand attraverso la sua società Numero 5. «È un prodotto di lusso, che lavora molto sui materiali, con un prezzo importante e un posizionamento alto, per cui bisogna saperlo argomentare per poterlo proporre al meglio», aggiunge Angiolucci. All’evento hanno preso parte un centinaio di persone, coinvolte in maniera diretta attraverso inviti telefonici e messaggi personalizzati. «Linda Farrow ha un target piuttosto definito, perciò abbiamo coinvolto una clientela all’80% femminile e over 30, con una capacità di acquisto medio alta e che potesse apprezzare questo tipo di occhiale», prosegue il professionista catanese.
Tra i prossimi appuntamenti ne è già stato definito uno per il periodo natalizio in collaborazione con Moscot ed «è in programma anche un evento con Sama, che però di solito richiama tante persone, per cui non abbiamo ancora stabilito se organizzarlo all’interno di Spectacle o nel nostro flagship di via Gabriele D’Annunzio», conclude Angiolucci.
N.T.

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