«Aver posto l’accento su come un professionista aggiornato e capace possa gestire errori, imprevisti e complicanze rappresenta un messaggio soprattutto per i giovani: vogliamo far capire loro che con un soggetto che presenta problematiche visive è normale anche sbagliare, purché questo avvenga all’interno di un percorso interdisciplinare condiviso e responsabile nei confronti dell’utente finale e delle altre categorie coinvolte, classe medica in primis - spiega a b2eyes TODAY Claudia Colandrea (nella foto, durante l'edizione 2023 del Congresso), presidente di Sopti - La stessa industria si aspetta riscontri in tal senso: le aziende oftalmiche e di contattologia propongono prodotti sempre più specifici, in base alle esigenze dei portatori di oggi, ma chiedono di confrontarsi con professionisti in grado di utilizzarli al meglio».
La diciottesima edizione del Congresso Sopti, attraverso un ricco programma di relazioni da parte di esperti italiani e internazionali e una serie di workshop, intende quindi fornire gli strumenti e l’aggiornamento necessari per gestire al meglio i cosiddetti casi anomali. «A pochi giorni dal via l’interesse risulta elevato. La sala dell’auditorium dell’Hotel Mediterraneo di Riccione contiene 250 posti: tra delegati già iscritti, relatori e staff aziendali dovremmo sfiorare le 300 persone, provenienti un po’ da tutta Italia, in prevalenza dal nord - dice ancora Colandrea - Dalle preregistrazioni emerge l’abbassamento dell’età media dei partecipanti: ci aspettiamo quindi non solo studenti delle scuole professionali o universitari, ma anche giovani già attivi nel mondo del lavoro».
A.M.