Scuole in rete: al Convegno 2021 focus sulla Dad

Sono una trentina i docenti degli istituti pubblici che il 28 marzo hanno preso parte alla quarta edizione dell’evento, svoltosi in digitale, durante il quale si è approfondito un argomento di grande attualità: la didattica a distanza

“La didattica a distanza, la rete si rinnova” (nella foto, la locandina) è stato l’argomento del quarto Convegno Nazionale di Scuole di Ottica in Rete che si è tenuto in modalità online, nel rispetto delle norme anti Covid. Un buon numero degli istituti aderenti «ha partecipato attivamente sia con i docenti referenti sia con la presenza di alcuni dirigenti scolastici - si legge in una nota dell’organizzazione, che rappresenta gran parte degli oltre cinquanta istituti professionali statali o paritari di ottica in Italia - Molto graditi i saluti del presidente nazionale di Federottica, Andrea Afragoli, che ha relazionato sulla difficile situazione vissuta dal professionista della visione in questo periodo, ribadendo la sua forte collaborazione con le scuole pubbliche di ottica».

Nel corso dell’evento sono state affrontate molte tematiche sulla Dad, con focus sulle attività a distanza relative ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, ex alternanza scuola-lavoro, che vede coinvolte le aziende e le associazioni del settore: l’iniziativa ha registrato un successo secondo i promotori, con oltre duemila iscritti fra studenti e docenti e con la presenza di circa 1.300 uditori per ogni sessione sul Virtual Congress Center b2eyes, «che ha collaborato con le Scuole in Rete per la regia, per la consegna degli attestati di partecipazione e per la riuscita dell’alternanza scuola-lavoro attraverso il collegamento da casa con il proprio computer - prosegue il comunicato - L’esperienza verrà riproposta anche il prossimo anno».

Un tema sempre presente ai Convegni delle Scuole in Rete è l’esame di abilitazione, con l’obiettivo di creare un’organizzazione e un protocollo comune minimo in tutte le scuole delle attività professionali del quinto anno, a fine corso di studi, «che diventi uno stimolo per migliorare le strutture laboratoriali in ogni singolo istituto, la loro funzionalità e completezza, con una strumentazione adeguata a svolgere il programma ministeriale e il procedimento stesso degli esami di abilitazione», precisa la nota. Queste problematiche saranno studiate dal nucleo di coordinamento delle Scuole in Rete, che redigerà un documento da presentare al Miur.

«È stata, infine, proposta una pubblicazione che ripercorra la storia della formazione professionale nelle strutture pubbliche di ottica di tutta Italia, che formano e abilitano i futuri ottici da circa settant’anni, per una maggiore conoscenza e diffusione del loro operato», conclude il comunicato.

(red.)

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