Sanremo 2025 ha lasciato spazio alla buona musica, a look non particolarmente stravaganti ma unici e la rivelazione poetica di questo Festival è Lucio Corsi che si è creato da solo un outfit strampalato, nascondendo due pacchetti di patatine sotto la giacca al posto delle spalline. Grande ritorno del cantautorato in veste giovane, di cui è esempio il vincitore Olly, e grande ritorno alla sartorialità per gli abiti.
Come sempre, di occhiali ne abbiamo visti molti di più fuori scena. Sul palco sempre pochi e raramente eccezionali. Lo stesso presentatore è stato fedele al suo browline e così anche i cantanti, da Willie Peyote in clubmaster, Rocco Hunt in rimless, Simone Cristicchi e Brunori Sas in modelli dalle linee essenziali, non hanno certo brillato per stile eyewear. Molti erano poco riconoscibili, probabilmente per attenersi al regolamento sanremese che quest’anno è stato piuttosto severo vietando agli artisti di associare la loro immagine, voce, nome e notorietà a marchi, loghi, prodotti di servizi di terzi (nella foto principale, da sinistra, Willie Peyote, Simone Cristicchi e Brunori Sas).
Tuttavia, qualcosa di interessante sul tema eyewear c’è stato e qualcuno è riuscito a portare brio sul palco di Sanremo. Simpatica la gag della prima serata di Carlo Conti e Gerry Scotti che hanno accolto Antonella Clerici con maschere da saldatore a loro detta, ma che in realtà erano occhiali in pieno stile The Blues Brothers.
Grande performance per Mahmood che come co-conduttore ha regalato un’immagine nuova, raffinata ed elegante in giacca slim fit, pantaloni in pregiata lana barathea, dolcevita, scarpe derby bloc rim e montatura nylor dallo stile minimal. L’artista ha poi cantato con una mascherina avvolgente fatta di cristalli incastonati a mano (nella foto sopra) e l’ha poi ceduta al presentatore citando addirittura l’armocromia.
Ci ha deliziato anche Checco dei Modà con un look eyewear degno di nota, sfoggiando occhiali in metallo dalla forma arrotondata e lenti del colore Pantone dell’anno Mocha Mousse. Nella serata delle cover invece le lenti si sono tinte di blu. Anche The Kolors, come in molte esibizioni fuori da Sanremo, hanno cantato con modelli da sole che fanno sempre pop rock. Shablo, Guè Pequeno, Joshua e Tormento hanno sfoggiato look streetwear e occhiali di varie decadi dal sapore un po' retro.
Nella serata delle cover Johnson Righeira (nella foto sopra) si è proposto nel suo revival de L’estate sta finendo con una mascherina stretta futuristica dalle lenti blu specchiate, ma ha raccontato al DopoFestival di aver comprato gli occhiali online a poco meno di 5 euro e di aver vissuto l’angoscia della lente che gli si era staccata qualche istante prima di entrare in scena.
Degno di merito anche il super ospite Antonello Venditti che, con i suoi aviator, si conferma sempre indiscussa icona eyewear della canzone italiana.
Sul palco dell’Ariston, infine, Fedez ha deciso di rendere impenetrabile il suo sguardo con un dettaglio dark e magnetico: gli occhi completamente neri, ottenuti indossando un paio di lenti a contatto cosmetiche. Il rapper si è ispirato Wes Borland, il chitarrista dei Limp Bizkit che usava lo stesso trucco scenico. Dentro i miei occhi, guerra dei mondi sono le parole della canzone e lui lo ha raccontato così.
E poi c’è chi gli occhiali non li ha indossati, ma li ha citati ben due volte nella sua canzone: Quanto è duro il mondo per quelli normali, che hanno poco amore intorno o troppo sole negli occhiali e ancora I girasoli con gli occhiali mi hanno detto “stai attento alla luce”. Voleva essere un duro Lucio Corsi, ma intanto iniziamo a spiegargli come proteggersi dai nocivi raggi UV (le immagini sono tratte da raiplay.it).
Angelica Pagnelli