Anche a Sanremo 2024 l’eyewear ha avuto un ruolo di primo piano, presentandosi come un’opportunità con cui interpretare liberamente uno stile e uno stato d’animo. Lo sanno bene soprattutto i rapper. In primis Geolier. Abbandonati i felponi e gli occhiali bold, è passato, per l’esibizione della prima serata del Festival, a un look più serio ed elegante: abito nero brillantinato, il giovane cantante di Secondigliano, che per la prima volta ha portato sul palco dell’Ariston una canzone in dialetto napoletano, ha indossato una montatura rimless rettangolare con lenti colorate degradé.
Gazzelle è apparso con un sunglasses nero in tutte e due le prime serate, molto flat, squadrato, asta blu e lenti scure: nonostante queste ultime, l’artista, al suo primo Sanremo, è riuscito a muoversi con disinvoltura. Il modello da sole era anche perfetto con la frangettina che ha sfoggiato. Come ribadito più volte da Gazzelle stesso, per lui gli occhiali sono un dettaglio di stile e di personalità e non può farne a meno.
Della stessa opinione Dargen D’Amico: l’eyewear non è soltanto un segno distintivo, ma un modo per non mostrare tutto di sé, neppure lo sguardo. A supportarlo in questo obiettivo lo spoiler laterale per entrambe le montature indossate nelle due esibizioni. Con un tocco di stile. Per la prima serata ne ha calzata una verde acqua arrotondata. Ma ad attirare l’attenzione quella del coro maschile in abito (nella foto sopra, tratta da raiplay.it): un modello “peluche” dall’aspetto primordiale, in pendant con gli orsetti dell’outfit di Dargen, a ricordare le piccole vittime della guerra. Nella seconda esibizione il cantante ha portato un occhiale da sole con tonalità a contrasto, celeste e arancio fluo. Identico per il coro, ma in versione rossa (nella foto principale, tratta da raiplay.it, da destra: Dargen D'Amico, Gazzelle e Geolier).
Fuori dal coro dei rapper, invece, Angela dei Ricchi e Poveri in veste di presentatrice di un collega, novità assoluta per i cantanti in gara a questa edizione del Festival: montatura effetto pink, in metallo, forse per esigenze estetiche. Per necessità correttive, invece, quella vista color marsala di Pietro Barone de Il Volo (con la collaborazione di Angelica Pagnelli).
(red.)
