«Nel terzo trimestre l‘andamento delle vendite è rimasto debole, ma in miglioramento rispetto al secondo trimestre grazie al ritorno alla crescita del nostro business sportivo in Nord America, mercato in cui è invece risultata ancora negativa la performance dell’eyewear, soprattutto nel segmento contemporary - commenta in una nota Angelo Trocchia (nella foto principale), confermato amministratore delegato di Safilo Group fino al 31 dicembre 2026 - Come previsto, l’Europa ha continuato a scontare il calo del business nelle ex-catene GrandVision, al netto del quale le vendite dell’area sono risultate in leggera crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, un periodo che si era contraddistinto per la forza della stagione estiva. In questo trimestre abbiamo messo a segno un'altra rilevante espansione del margine industriale, mentre la performance operativa è rimasta limitata dalla maggior incidenza dei costi operativi, influenzati in particolare dal proseguimento dei nostri investimenti IT realizzati per accelerare la trasformazione digitale del gruppo e in attività di marketing a supporto dello sviluppo futuro dei nostri marchi di proprietà».
Anche in un contesto di mercato ritenuto debole e incerto, le azioni del gruppo con sede a Padova «continuano a focalizzarsi sulla realizzazione di quei progetti che ci consentiranno di raggiungere i nostri obiettivi di medio-termine - prosegue Trocchia nel comunicato - È stato infine particolarmente importante per noi proseguire nella generazione di cassa avviata nel primo semestre, un obiettivo che abbiamo centrato grazie alla buona gestione del capitale circolante».
Per quanto riguarda le vendite, l’andamento di luglio-settembre (nella tabella sotto) «è stato in larga parte legato al calo nelle ex-catene GrandVision, che ha spiegato la totalità della contrazione registrata in Europa e la gran parte della performance di gruppo, e al perdurare della debolezza del mercato nordamericano, in particolare nel segmento contemporary, mentre è risultato nuovamente positivo il contributo in molti dei principali mercati emergenti - precisa la nota - Nei 9 mesi dell’anno la performance del business organico (include i soli marchi di proprietà e le licenze non terminate, presenti in entrambi i periodi a confronto, ed esclude il business attribuibile al contratto di fornitura con Kering Eyewear, ndr) è risultata in contrazione del 2,3%, mentre è stata leggermente positiva al netto del calo delle vendite nelle ex-catene GrandVision, grazie alla buona crescita dei marchi propri Smith, Carrera e Polaroid, e, tra quelli in licenza, di Carolina Herrera, Boss, David Beckham e Tommy Hilfiger. Nel periodo la quota del business online sulle vendite si è attestata al 14,4%, con un andamento sempre molto positivo di quelle direct to consumer di prodotti sportivi, in controtendenza rispetto al trend ancora debole registrato dagli operatori internet pure player».
In Europa le vendite del terzo trimestre sono state pari a 85,4 milioni di euro, in contrazione del 10,7% a cambi correnti registrate nello stesso periodo del 2022. «A cambi costanti lo scostamento, pari al 6,1%, è stato totalmente spiegato dal calo delle vendite nelle ex-catene GrandVision, al netto del quale il business dell’area ha registrato una crescita di circa l’1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente – si legge ancora nel comunicato - Una performance positiva che è risultata più moderata rispetto al primo semestre dell’anno in seguito alla normalizzazione dei trend in mercati quali Italia, Francia e Spagna, che più di altri hanno beneficiato, l’anno scorso, di una stagione estiva molto forte. In tutti i paesi il business to business presso gli ottici indipendenti ha continuato a sovraperformare il resto dei canali. Nei 9 mesi del 2023 le vendite Safilo in Europa hanno raggiunto i 321,1 milioni di euro, in calo del 3,5% a cambi correnti e dell’1,5% a cambi costanti (-2,3% a livello organico): nel periodo le vendite in Europa, al netto del business nelle ex-catene GrandVision, sono cresciute di circa il 7% a cambi costanti».
Per quanto concerne invece la performance economica di Safilo (nella tabella sopra), questa è stata anche impattata «da oneri non ricorrenti, pari a 3,1 milioni di euro a livello di utile industriale lordo e a 4,7 milioni di euro a livello Ebitda, principalmente dovuti all’operazione di cessione dello stabilimento di Longarone», mentre da gennaio a settembre è stata influenzata da oneri non ricorrenti, «pari a 8,2 milioni di euro a livello di utile industriale lordo e a 17,4 milioni di euro a livello Ebitda», ricorda la nota, sempre in larga parte dovuti alla questione Longarone.
Infine, al 30 settembre 2023 l’indebitamento finanziario netto di gruppo è risultato pari a 96 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 103 milioni di euro al 30 giugno 2023, e ai 113,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022. «Nel terzo trimestre Safilo ha registrato un free cash flow positivo di 5,9 milioni di euro, pari a 11,9 milioni di euro prima del pagamento di 5,9 milioni di euro effettuato nel periodo per l'esercizio della prima opzione su un ulteriore 10% delle quote di minoranza di Blenders - conclude il comunicato - La generazione di cassa trimestrale ha riflesso il miglioramento del flusso monetario da attività operative dovuto alla buona gestione del capitale circolante che, come nella prima parte dell’anno, ha registrato un decremento del magazzino e il buon andamento degli incassi in tutte le principali aree geografiche». Nei primi 9 mesi dell’anno il free cash flow del gruppo di eyewear è risultato complessivamente pari a una generazione di cassa di 15,8 milioni di euro (21,7 milioni di euro al netto del pagamento per l’esercizio della prima opzione) rispetto a un assorbimento di cassa di 17,8 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2022.
(red.)