Non ha aderito all'intesa Filctem-Cgil, sin dall’inizio delle trattative contraria a questo tipo di soluzione. Secondo Nordesteconomia, i punti principali dell’accordo «prevedono l'assunzione, da parte di Thélios, fra il prossimo ottobre e giugno 2025, di 250 dipendenti ora impiegati nelle lavorazioni galvaniche dell'impianto Longarone 1, con cassa integrazione e importo integrato a carico di Safilo per raggiungere il 100% della retribuzione originaria – si legge sul sito della testata locale - I rimanenti 206 addetti, del settore Longarone 2, verranno invece assunti a scaglioni dalla newco Innovatek entro il 2025, anche in questo caso con la intera compensazione della Cig da parte di Safilo, per non compromettere il livello retributivo attuale. Per questi ultimi è prevista la possibilità, fino a un massimo di 50 addetti, di ottenere un incentivo all'esodo volontario pari a quattro mensilità oppure, se prossimi al pensionamento, di rimanere sotto la copertura degli ammortizzatori sociali fino a un periodo massimo di quattro anni».
Il 2 settembre Thélios ha diramato una nota che esprime soddisfazione per l’approvazione da parte dei dipendenti di Safilo Group di Longarone in merito all’iniziativa che la vede coinvolta. «Thélios ha messo in campo tutte le proprie forze per dare avvio a un piano ambizioso ma sostenibile, basato su una logica industriale di lungo periodo - precisa il comunicato - Siamo felici che questa operazione possa preservare occupazione e valorizzare competenze esistenti nel distretto di Longarone. Il voto espresso in assemblea dai lavoratori di Safilo Group di Longarone (nella foto) è un importante passo di un percorso che potrà portare Thélios a sviluppare ulteriormente le proprie lavorazioni made in Italy».
A.M.