Roberto Maroni e quegli occhiali rossoneri

L’ex governatore lombardo ed ex segretario federale della Lega è morto il 22 novembre a 67 anni nella sua casa di Lozza, in provincia di Varese: si distingueva per una montatura con i colori del Milan, la squadra del cuore, come aveva rivelato nel 2010 in una intervista a b2eyes, in occasione di una serata di beneficenza organizzata a Milano dall’associazione I Bindun

Il frontale rosso e le aste nere sono stati il simbolo di riconoscimento di Roberto Maroni (nella foto), tanto da diventare il gadget di una campagna per sostenere la sua elezione alla guida della Lega. Parliamo di dieci anni fa e “La vedo come Maroni” è lo slogan di una iniziativa che nasce nell’omonima pagina Facebook sulla quale i fan si fanno ritrarre con un paio di occhiali simili a quelli del politico appena scomparso.

Tra i migliori amici di Umberto Bossi, dal quale aveva tuttavia preso spesso le distanze, ha dedicato la sua vita alla politica: tre volte ministro e una volta vicepremier, segretario della Lega dal 2012 al 2013, successivamente presidente di Regione Lombardia fino al 2018, Maroni voleva studiare filosofia e diventare giornalista, ma poi si laureò in giurisprudenza per fare l’avvocato.

Teneva molto a Varese, sua città natale e per la quale si era proposto sindaco, ritirando tuttavia la propria candidatura nel 2021, a causa della malattia che lo aveva colpito. Teneva molto anche al potenziale dell’area dedicata all’occhialeria di Castiglione Olona, dove auspicava un polo innovativo, quando nel 2017 in veste di presidente regionale era stato in visita presso la sede di Nau!. «Vogliamo ragionare - affermava Maroni - su un grande e ambizioso progetto di riqualificazione industriale e ambientale di questa area, storicamente legata alla produzione di occhiali».

(red.)

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