Roberto Cavalli, il re dell’animalier che amava gli occhiali

Il 12 aprile, a 83 anni, è morto a Firenze lo stilista che ha contribuito a portare il made in Italy nel mondo: le sue creazioni, riconoscibili grazie a stampe iconiche, sono state indossate da note celebrities e hanno caratterizzato anche l’eyewear, dove il marchio è presente da quasi 25 anni

Che fosse uno stilista di grande creatività, nessuno lo ha mai messo in dubbio. I suoi stampati, in primis l’animalier, sono state e sono vere piccole opere d’arte. Copiate e imitate da moltissimi. Come ha scritto sui social Giorgio Armani, Roberto Cavalli (nella foto, di Roberto Vicario) era capace di trasformare la fantasia in abiti seducenti. Ma per chi l’ha conosciuto non era solo un grande creativo. Era un uomo che comunicava entusiasmo, simpatico, amico di tutti, sempre allegro, con quel particolare vocione e quel forte accento toscano. Amava la sua famiglia, i cani, gli animali in genere. Grande seduttore, ha avuto tre mogli, tutte bellissime, di cui la seconda Eva Düringer austriaca, conosciuta in una finale di Miss Universo. Madre di tre dei suoi sei figli, lo affiancava soprattutto per l’immagine e la comunicazione, su cui ha sempre puntato. La sua maison, fondata nel 1970 con una presentazione al Salone del prêt-à-porter di Parigi, è diventata nel giro di pochi anni l’espressione dell’eccellenza italiana. Oltre la collezione donna e uomo ci sono la collezione Home, Junior, Just Cavalli, i profumi, gli orologi, gli occhiali.

L’eyewear del brand dal 1999 alla fine del 2019 era stato gestito da Marcolin: successivamente, a seguito dell’articolato rilancio di Roberto Cavalli, non aveva stretto nuovi accordi di licenza, fino a che non è entrato dal 2022 nel portfolio di De Rigo. I modelli si sono sempre distinti sia per l’utilizzo dell’animalier sia per l’inserimento dell’asta a forma di serpente. Anche lo stilista amava indossarli. Nelle sue ultime foto, prima dell’aggravarsi della malattia, ma già lasciata l’azienda, lo si vedeva con dei grandi occhiali dalle lenti colorate. Anche sul lavoro lo ricordano tutti con affetto. “Sentiremo la tua mancanza, sei amato da così tanti che il tuo nome vivrà per sempre, un faro per tutti, specialmente per me”, ha scritto Fausto Puglisi, direttore creativo di Roberto Cavalli da ottobre 2020, nell’annuncio alla stampa.

Luisa Espanet

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