Non si può parlare di una continuità di proposte per la moda maschile del prossimo autunno inverno, nella fashion week milanese e in quella parigina. Si può individuare la comune tendenza dei brand a insistere sulla propria identità. Ed è forse per questo che, accanto a una comune ricerca nei tessuti, all’attenzione ai dettagli e alla rivisitazione di classici, si sono viste collezioni con svariati pezzi coup de théâtre. Come i pantaloni in pneumatici riciclati che si gonfiano di Rick Owens o le maxi scritte e l’effetto sfrangiato sulle giacche di Yamamoto. Il colore è in primo piano da Miyake e da Dior che ha proposto una collezione ispirata alla danza e a Nureyev, quindi capi basici rivisti in leggerezza e fluidità. Per Louis Vuitton, il direttore creativo Pharrell Williams, sempre interessato a inedite location, ha scelto il Jardin d’Acclimatation. È un parco divertimenti nel Bois de Boulogne, vicino alla Fondation Louis Vuitton, creato da Napoleone III, con uno zoo senza gabbie e attrazioni varie tra cui una casa degli specchi, un teatro delle marionette, mini montagne russe e un museo d’arte per i bambini. In passerella una collezione ispirata al vecchio West, per un cow boy-dandy con capi tipici di quel mondo interpretati in modo sartoriale (nella foto principale). Molti i ricami e gli intarsi. Decori ispirati all’iconografia del West americano anche per gli occhiali Millionaires. In fibra di carbonio, hanno righe in oro e argento lungo la montatura o sono rivestiti in pelle o, in edizione limitata, hanno incastonati diamanti autentici.
Non molti gli occhiali sulle passerelle. Da sole e maxi da Ami, che ha fatto sfilare sia l’uomo sia la donna con una prevalenza di capi neri, grigi e blu navy (nella foto sopra, a sinistra). Rarissimi quelli da vista. A sorpresa da White Mountaineering, brand dedicato all’uomo viaggiatore e sportivo (nella foto sopra, a destra).
